‘Assediati da roghi e vandali nella nostra scuola’, protestano gli studenti di Scampia
Tornano a protestare i ragazzi dell'Istituto Galileo Ferraris di Scampia. E stavolta sono scesi in piazza, manifestando davanti alla sede dell'Ottava Municipalità di Napoli, e chiedendo risposte forti alle istituzioni. Da tempo, infatti, i ragazzi lamentano una situazione al limite dell'assurdo, con roghi che si innalzano dal vicino campo rom costringendoli a chiudersi in classe per non respirare fumo, ma anche a rinunciare alle aree esterne, con episodi di vandalismo e furto di tombini che trasformano, di fatto, le giornate scolastiche in veri e propri incubi, con gli studenti che anzi alzano il tiro e dicono apertamente di trovarsi come in carcere. Ieri sera, l'ultimo caso: ancora un incendio, ancora nubi nere, ancora puzza di bruciato in tutta la zona.
Già ad ottobre, del resto, la situazione era diventata insostenibile. Alcuni degli studenti, intervistati da Fanpage.it, avevano spiegato di vivere sempre più con estremo disagio le loro giornate a scuole. Anche Saverio Petitti, dirigente scolastico dell'istituto Galileo Ferraris di Scampia, aveva confermato a Fanpage.it l'incredibile paradosso di ritrovarsi "chiusi" nell'istituto senza poter accedere alle aree esterne. "La palestra interna da sola non basta, perché il nostro istituto comprende oltre duemila studenti. E così i ragazzi devono rinunciare spesso alle attività sportive, che gli spetterebbero di diritto", aveva spiegato Petitti, che aveva anche aggiunto anche che vi fossero state denunce per quanto riguarda i danni subiti dalle automobili dei docenti e per i furti, ripetuti, di tombini che rendevano inutilizzabili alcune aree. "Denunce praticamente inutili, anche le videocamere di sorveglianza sono state rotte. E purtroppo anche le forze dell'ordine, più di raccogliere le nostre denunce, altro non possono fare".