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Gli studenti del Ferraris di Scampia: “Fumi tossici e vandali, siamo reclusi a scuola”

Roghi tossici di rifiuti, furti, atti vandalici: è la situazione dell’istituto Galileo Ferraris di Scampia, nell’area nord di Napoli denunciata dagli studenti a Fanpage.it e confermata anche dal dirigente scolastico Saverio Petitti. Gli studenti costretti a restare chiusi nell’istituto senza poter accedere alla aree esterne, auto dei docenti vandalizzate e furti di tombini. “Purtroppo, le forze dell’ordine più di raccogliere le nostre denunce non possono fare altro”.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Una delle immagini dei fumi "avvistati" dall'istituto Galileo Ferraris di Scampia.
Una delle immagini dei fumi "avvistati" dall'istituto Galileo Ferraris di Scampia.

Aria impregnata da un forte odore di bruciato, aree esterne inagibili e giovani costretti quasi ad essere "detenuti" nella propria scuola. Questo lo scenario dell'Istituto Tecnico Industriale "Galileo Ferraris" di Scampia, nella periferia nord di Napoli. I ragazzi, esasperati, si sono rivolti a Fanpage.it per far conoscere la loro situazione, confermata poi anche dal dirigente scolastico dell'istituto, Saverio Petitti. Il problema è quello della "pacifica" convivenza con il campo rom che si trova proprio al "confine" con l'istituto: continui atti vandalici, furti e incendi di rifiuti sono in costante aumento nell'ultimo periodo, con il risultato che gli studenti di fatto vivono la quotidianità scolastica in maniera simile ad una sorta di carcere.

"L'aria è spesso irrespirabile a causa degli incendi di rifiuti di vario tipo", ha spiegato A.B., studente della quarta classe a Fanpage.it, "e siamo anche costretti a volte a cambiare classe, a causa della forte puzza che arriva da questi roghi tossici". Anche i furti sembrano essere una vera e propria piaga, in particolare per quanto riguarda i tombini esterni, particolarmente gettonati perché fatti di materiali d'acciaio che poi possono essere fusi e rivenduti. Ma mancando loro, l'area diventa inagibile, costringendo così i ragazzi per motivi di sicurezza a restare all'interno della struttura scolastica.

"Purtroppo la palestra interna da sola non basta", ha spiegato a Fanpage.it il dirigente scolastico dell'istituto, Saverio Petitti, "perché il nostro istituto comprende oltre duemila studenti. E così i ragazzi devono rinunciare spesso alle attività sportive, che gli spetterebbero di diritto". Ma non è l'unica problematica con cui fare i conti. Spesso infatti, ha spiegato Petitti, vengono prese di mira le automobili dei docenti, vandalizzate. "Purtroppo, non riusciamo a mediare con loro, e nonostante le nostre denunce alle attività competenti la situazione è quella attuale. Siamo in attesa che la Città Metropolitana sostituisca i tombini, e che le videocamere di sorveglianze, che sono state rotte, vengano riparate". Ma si tratta di interventi provvisori e non definitivi. "Purtroppo anche le forze dell'ordine, più di raccogliere le nostre denunce, altro non possono fare".

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