Assenteismo al Comune di Napoli, sospesi due dipendenti: timbravano, poi facevano la spesa
Ancora un caso di assenteismo a Napoli. Questa volta non c'entrano gli ospedali, bensì gli uffici del Comune, nella fattispecie quelli della II Municipalità (San Giuseppe, Avvocata, Pendino, Porto, Montecalvario, Mercato). Dopo accurate indagini, i carabinieri della stazione di Napoli-San Giuseppe hanno dato esecuzione ad una ordinanza emessa dal gip del Tribunale di Napoli nei confronti di due dipendenti della Municipalità in questione, che sono stati interdetti dal pubblico ufficio per due mesi, accusati di truffa aggravata e continuata ai danni di ente pubblico territoriale e di false attestazioni o certificazioni della loro presenza in servizio, tramite modalità fraudolente.
Nello specifico, durante le indagini – durate dal maggio al novembre del 2016 e coordinate dalla Procura partenopea – i militari dell'Arma hanno avuto modo di accertare che i due "furbetti del cartellino", dopo aver timbrato il badge, si assentavano dal posto di lavoro per svolgere commissione di natura del tutto privata, come andare a fare la spesa o girare per negozi a fare shopping. Nell'inchiesta risulterebbero indagati anche altri sette dipendenti comunali.
De Magistris: "I furbetti vanno licenziati"
In riferimento all'attività investigativa che ha portato alla sospensione dei due dipendenti comunali – mentre altri 7 risultano indagati – il sindaco di Napoli Luigi de Magistris ha espresso con fermezza la posizione dell'amministrazione: "Quando sono scoperti reati con prove evidenti, per noi esiste solo una risposta: il licenziamento – ha detto, concludendo – Se le notizie di stamattina, secondo cui ci sarebbero fatti acclarati con riprese video, saranno confermate non avremo alcuna esitazione a interrompere qualsiasi rapporto di servizio e di lavoro con chi non onora il lavoro pubblico che dovrebbe portare avanti con dignità".