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Avellino, cade in casa e muore dopo due settimane di ricovero: aperta un’inchiesta

La Procura di Avellino ha deciso di vederci chiaro sulla morte di un uomo di 68 anni di Atripalda, deceduto al San Giuseppe Moscati, nosocomio del capoluogo irpino, dopo 17 giorni di agonia. L’uomo era caduto in casa, battendo la testa: i magistrati vogliono capire se il decesso sia stato causato dalla caduta oppure sia riconducibile a un errore medico.
A cura di Valerio Papadia
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Sono ancora da accertare le cause del decesso di un uomo di 68 anni di Atripalda, nella provincia di Avellino, deceduto al San Giuseppe Moscati, l'ospedale del capoluogo irpino, dopo 17 giorni di agonia. La Procura di Avellino ha infatti aperto un fascicolo per vederci chiaro: per ora l'inchiesta è a carico di ignoti, si vuole determinare se il 68enne sia deceduto per le conseguenze del trauma che l'aveva portato in ospedale oppure se possa essere subentrato anche un errore medico; per questo, i magistrati hanno disposto l'autopsia. Da quanto si apprende, il 68enne è arrivato all'ospedale Moscati di Avellino lo scorso 7 novembre dopo essere caduto in casa e aver battuto la testa: dopo oltre due settimane, è arrivato purtroppo il decesso.

Un'altra indagine è stata aperta dalla Procura, e affidata ai carabinieri, all'ospedale San Giuseppe Moscati di Avellino. I genitori di una piccola paziente ricoverata nel reparto di Pediatria dell'ospedale di Avellino hanno denunciato sia all'ospedale che ai militari dell'Arma la presenza di insetti vivi in una porzione di bietole servita alla bambina proprio nel nosocomio irpino. In ospedale sono arrivati, per le ispezioni del caso, anche i carabinieri del Nas, mentre la direzione generale del nosocomio, sia quella dell'Asl, hanno avviato una indagine interna per fare luce sulla vicenda, che ha generato non poche polemiche.

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