Baby gang a Napoli, Minniti: “Toglieremo la patria potestà ai camorristi”
È durato a lungo il vertice di sicurezza, svoltosi ieri nella sede della prefettura di Napoli, per cercare di trovare un argine all'imperante fenomeno della baby gang che spadroneggiano, quasi indisturbate, in città. All'incontro, al quale ha partecipato anche il Ministro dell'Interno Marco Minniti, tanti i temi toccati e le soluzioni proposte per porre un freno a quello che è diventato un allarme sociale. Tra questi, forse il più significativo e quello che segnerebbe una vera e propria svolta è il protocollo per togliere la patria potestà ai genitori coinvolti in organizzazioni malavitose, che in parole povere vuol dire togliere i figli a quelle famiglie che, in un modo o nell'altro, hanno a che fare con la camorra.
Il Ministro dell'Interno si è dichiarato favorevole ad una proposta che era già stata avanzata da qualche tempo. "Dobbiamo liberare questi figli da modelli negativi di istruzione alla violenza – ha detto Minniti – e occuparci contemporaneamente di come vengono affidati a percorsi educativi che siano all'altezza di questa sfida. Togliere la patria potestà è strumento ultimo, una delle cose più delicate. Ma sappiamo perfettamente che può salvare la prospettiva dei ragazzi".
“La miseria è la cifra dell'azione amministrativa e politica di Luigi de Magistris e che lui, proiettando, la applichi ai suoi avversari politici è sintomo di disperazione. Mentre dall'opposizione arrivano proposte su età imputabile, patria potestà, lotta alla dispersione scolastica, che possono essere condivise o meno, da lui, che avrebbe la responsabilità di governare la capitale del Mezzogiorno, partono invece solo invettive e aria fritta, specialità in cui eccelle”. Così Mara Carfagna, portavoce dei deputati di Forza Italia e consigliere comunale a Napoli.