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Bacoli, ragazzi danneggiano un reperto archeologico durante una festa di compleanno

Un gruppo di ragazzi salta su un reperto archeologico per una foto di gruppo durante una festa di compleanno, danneggiandolo e portandolo infine a spaccarsi. Il sindaco li invita in Municipio: “Hanno chiesto scusa e sono dispiaciuti”, ma rischiano ora l’arresto fino a un anno o una multa non inferiore a duemila euro.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Un gruppo di ragazzi ha danneggiato un reperto archeologico a Baia ,frazione di Bacoli, durante i festeggiamenti di un compleanno. Si tratta di un reperto che si trova proprio accanto al Tempio di Diana, chiamato così per comune denominazione popolare, ma che in realtà fa parte di un complesso termale di epoca romana, oggi in gran parte sprofondato per il bradisismo tipico della zona: l'intero complesso archeologico, infatti, rappresentava un tempo la parte collinare della città, mentre ora si trova a livello del mare.

Il reperto, come spiegato dal sindaco di Bacoli Josi Gerardo Della Ragione, ha finito per spaccarsi per i salti dei giovani su di esso, causando un danno inestimabile: "Erano saliti su una costruzione risalente al III secolo dopo Cristo, poggiata da tempo nei giardini della piazza di Baia, accanto al Tempio di Diana, per una foto che immortalasse un momento felice: il compleanno di uno del gruppo", ha spiegato il primo cittadino di Bacoli, che aveva anche invitato i giovani in comune "per parlare con loro". Appello che è stato accolto dai ragazzi, che si sono presentati in Municipio "chiedendo scusa per un atto di incoscienza che poteva essere evitato. Hanno chiesto perdono alla città per quanto accaduto. Più volte, hanno tenuto a ribadire che non avevano finalità vandaliche", ha spiegato ancora il sindaco Della Ragione, "sono dispiaciuti per quanto accaduto. Hanno sbagliato, lo sanno. Ma apprezzo la loro venuta in Municipio". I ragazzi tuttavia ora rischiano grosso: pur pentiti di quanto fatto, rischiano una denuncia per il reato di danneggiamento al patrimonio archeologico, storico o artistico nazionale (articolo 733 del codice penale), che in caso di condanna può portare all'arresto fino a un anno oppure con una multa non inferiore a 2.065 euro.

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