video suggerito
video suggerito

Ballottaggio Napoli, come voteranno i partiti esclusi?

Alla vigilia del ballottaggio che si terrà domenica 19 giugno, partiti e movimenti stanno sciogliendo la riserva su chi appoggeranno tra Luigi de Magistris e Gianni Lettieri. Il Partito Democratico non ha dato indicazioni di voto, così come il Movimento 5 Stelle. Anche Fratelli d’Italia ha lasciato libertà di coscienza.
A cura di Valerio Barbato
49 CONDIVISIONI
de magistris Lettieri

Manca ormai meno di una settimana al ballottaggio del 19 giugno. Il secondo turno della tornata elettorale decreterà chi sarà il nuovo sindaco di Napoli tra Luigi de Magistris e Gianni Lettieri. Tutti gli altri partiti i cui candidati sindaco sono stati tagliati fuori dalla corsa a palazzo San Giacomo stanno decidendo in queste ore se appoggiare uno dei due sfidanti alla poltrona di sindaco oppure lasciare libertà di voto senza indicare nessuna preferenza.

Il Partito Democratico di Napoli – che ha raccolto l'11,66% dei consensi – nella concitata assemblea lampo di venerdì scorso, aveva già annunciato che avrebbe lasciato libertà di coscienza ai propri elettori. Ma dopo le parole del segretario Venanzio Carpentieri, è arrivata la conferma dal livello regionale del partito: Assunta Tartaglione, infatti ha dichiarato che anche la segreteria regionale "non darà indicazioni di voto", e ha invitato gli esponenti del Pd campano che ricoprono incarichi istituzionali "ad  assumere un atteggiamento responsabile". Qualsiasi altra decisione, ha concluso Tartaglione, "va intesa come una scelta operata a titolo puramente personale dei singoli esponenti". Di fatti, chi tra i Dem ha già dichiarato il proprio orientamento è Gianluca Daniele, consigliere regionale, il quale ha schierato Area Riformista a sostegno di Luigi de Magistris. Intanto Valeria Valente ha reso noto che resterà a Napoli per assurgere al ruolo di consigliere comunale.

Anche il Movimento 5 Stelle (9,69%) non ha dato indicazioni di voto: Matteo Brambilla, infatti, all'indomani delle elezioni dichiarò che gli elettori del movimento sarebbero stati liberi di scegliere secondo coscienza. "Gli accordi che cerca de Magistris non sono sinceri – sottolineò Brambilla in conferenza stampa – ma servono solo a pescare nell'elettorato M5S". L'elettorato pentastellato resta comunque assimilabile a quello di Luigi de Magistris, tant'è che grandissima parte del consenso che alle Politiche del 2013 andò al Movimento 5 Stelle, ha finito per alimentare il bacino elettorale del sindaco uscente. 

Fratelli d'Italia (1,27%), che aveva come candidato sindaco Marcello Taglialatela, ha dato anch'essa libertà di voti ai propri elettori. Solamente Luciano Schifone, ex consigliere regionale, ha annunciato il proprio appoggio al candidato di centrodestra Gianni Lettieri. Oggi, invece, scioglieranno la riserva Napoli popolare (1,99%), cioè la compagine elettorale di Ncd, e Cittadini per Napoli (1,83%), lista di Scelta Civica. La cosa certa è che nessuna delle liste ha deciso per l'apparentamento ai due candidati.

49 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views