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Bambina uccisa a Benevento, il 21enne indagato: “Non sono mai entrato nel resort”

Non sono mai entrato nel resort”. Sono le parole di Daniel, il 21enne indagato per lo stupro e l’omicidio della piccola Maria Ungureanu 10 anni, trovata morta nella piscina del ristorante Borgo San Manno a San Salvatore Telesino (Benevento).
A cura di Angela Marino
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"Non sono mai entrato nel resort". Sono le parole di Daniel, il 21enne indagato per lo stupro e l'omicidio della piccola Maria Ungureanu 10 anni, trovata morta nella piscina del ristorante Borgo San Manno a San Salvatore Telesino (Benevento). L'operaio rumeno, nello studio del suo legale, l'avvocato Giuseppe Maturo, dichiara di aver paura, di temere un arresto ingiusto. Il 21enne, che secondo quanto egli stesso ha riferito, sarebbe stato l'ultimo a vedere la piccola Maria in vita, è l'unico indagato per la morte della bimba, figli di una coppia di amici. Le accuse, per lui, sono quelle di violenza sessuale e omicidio. L'autopsia ha infatti evidenziato segni di abuso sessuale sul corpo di Maria. "Non vogliamo sbattere il mostro in prima pagina ma intendiamo scoprire la verità, e per farlo c'è bisogno di tempo e di professionalità", sottolinea il procuratore Giovanni Conzo, a capo delle indagini.

La storia di Maria Ungureanu

Maria è scomparsa la sera di domenica 19 maggio, intorno alle 19 e 30. È stata trovata morta 4 ore dopo nella piscina di un ristorante poco distante dalla chiesa dove era stata vista l'ultima volta. La piccola si allontana dicendo al papà di voler andare alle giostrine dove però non arriva. È qui che subentra Daniel. Secondo il racconto del giovane agli inquirenti il giovane incontra la bimba e si dirige con lei alla vicina Telese Terme, ma le strade erano chiuse al traffico e i due – secondo il racconto del 21enne – fanno marcia indietro. "Alle 8 è uscita dalla vettura dinanzi alla chiesa, spiega – aggiunge Daniel – ci hanno visto tante persone".  In questo momento, nel racconto del giovane, Maria rimane sola. Verrà trovata alle 24 riversa nella piscina di un resort a pochi passi dalla chiesa, nuda, con i vestiti perfettamente ripiegati su una sedia a bordo piscina. Per i genitori, il papà Mario e la mamma Andrea, si concludono tragicamente le ricerche della figlioletta scomparsa.

Graffi sulla schiena di Maria: l'ipotesi

L'autopsia eseguita sul corpo della bimba ha evidenziato tracce di violenza sessuale, ma ancora non è possibile datare gli abusi. Gli esami hanno evidenziato anche graffi sul corpo della bimba, rivela Michele D'Occhio, avvocato della famiglia di Maria. Secondo il difensore di Daniel, tale elemento potrebbe scagionare il suo assistito. La piccola potrebbe essersi procurata i graffi entrando nel resort attraverso un piccolo foro nella rete di recinzione. Apertura dalla quale poteva passare la piccola persona di Maria, ma non un individuo della stazza del 21enne.

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