Battipaglia, madre dà il metadone al figlio neonato, bimbo salvato dai medici
La madre credeva di curarlo, ma l'ha quasi ucciso. Per guarirlo dai suoi problemi di respirazione ha deciso di dargli del metadone, lo stesso che assumeva lei, tossicodipendente in terapia. A salvargli la vita, il provvidenziale intervento dei medici, che dopo la corsa in ospedale l'hanno sottoposto a una lavanda gastrica e ora lo tengono sotto controllo. La piccola vittima è un neonato di appena cinquanta giorni, che vive a Battipaglia, in provincia di Salerno. I genitori lo hanno accompagnato in ospedale nel cuore della notte tra sabato e domenica.
A scoprire quello che era successo sono stati i medici dell'ospedale Santa Maria della Speranza, che durante le prime cure si sono fatti raccontare dalla donna, una straniera che da anni vive a Battipaglia, di cosa soffriva il bambino e se gli era stato dato qualcosa. Da qui, la risposta sconcertante: gli aveva dato del metadone. Lo aveva fatto perché era convinta che il farmaco lo avrebbe aiutato, alleviando i suoi problemi di respirazione. Dopo la somministrazione, però, la situazione è precipitata: il bambino si è sentito subito male. Le indagini sono affidate ai poliziotti del commissariato di Battipaglia, diretto dal vicequestore Lorena Ciccotti, che sono intervenuti in ospedale in seguito alla segnalazione dei sanitari e hanno ascoltato i genitori del bambino per ricostruire l'episodio.
Il piccolo è stato ricoverato in prognosi riservata; col passare delle ore le sue condizioni di salute sono migliorate, ma si dovrà attendere i prossimi giorni perché i parametri vitali si stabilizzino del tutto. Nello stesso ospedale è stata ricoverata anche la madre per accertamenti clinici.