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Bimba di 8 mesi morta, resta in carcere anche la madre di Jolanda Passariello

I giudici del Tribunale del Riesame hanno respinto il ricorso presentato dall’avvocato di Immacolata Monti, la madre della piccola Jolanda Passariello, morta a fine giugno: la donna resta in carcere con le accuse di omicidio pluriaggravato e maltrattamenti in famiglia in concorso con il marito, anch’egli in carcere.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Resta in carcere Immacolata Monti, la madre di Jolanda Passariello, la bambina di otto mesi morta nella notte tra il 21 ed il 22 giugno a Sant'Egidio del Monte Albino, nel Salernitano. La donna era stata arrestata lo scorso 5 luglio, con le accuse di omicidio pluriaggravato e maltrattamenti in famiglia in concorso con il marito, Giuseppe Passariello, anche lui in carcere: per i giudici ci sarebbe pericolo di fuga. L'avvocato della donna, Enzo Calabrese, aveva invece presentato ricorso per lei contro la misura cautelare in carcere.

Ma i giudici del Tribunale del Riesame di Salerno l'hanno rigettata, confermando così la misura cautelare detentiva per la donna, arrestata lo scorso 5 luglio. Già pochi giorni fa, sempre i giudici del Riesame avevano rigettato, dopo averlo esaminato attentamente, anche il ricorso presentato dall'avvocato di Giuseppe Passariello, che invece si trova nella casa circondariale di Salerno dallo scorso 23 giugno, appena ventiquattro ore il decesso della figlia Jolanda, di soli otto mesi.

La vicenda è ancora tutta da chiarire e le indagini proseguono a tutto campo. Già nei giorni successivi al decesso della piccola, il sindaco di Sant'Egidio del Monte Albino, Nunzio Carpentieri, aveva fatto sapere che la famiglia era già seguita dagli assistenti sociali ma che non risultassero abusi. Anche i vicini di casa della coppia avevano parlato di frequenti liti in famiglia. La piccola, portata all'ospedale Umberto I di Nocera Inferiore dove è deceduta, aveva sul corpo diversi lividi, e per questo erano stati ascoltati subito dagli investigatori entrambi i genitori. Per il padre, subito indagato le porte del carcere si erano aperte quasi subito. Poi, dopo pochi giorni, è toccato anche alla moglie.

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