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Bimbo autistico escluso dalla recita di Natale, la mamma scrive al ministro Azzolina

La mamma di Andrea (nome di fantasia), il bambino di 5 anni di Afragola con sospetto autismo, ha lanciato un appello al neo ministro della Scuola Lucia Azzolini perché si interessi del caso del figlio, a dire della donna escluso dalla recita di Natale perché ingestibile per via delle patologie di cui soffre.
A cura di Nico Falco
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Immagine di repertorio
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La mamma di Andrea (nome di fantasia), il bambino di 5 anni con sospetto autismo che era stato escluso dalla recita di Natale in una scuola paritaria di Afragola (Napoli) ha lanciato un appello al neo ministro della Scuola, Lucia Azzolina. La donna nei giorni scorsi aveva spiegato che l'esclusione del figlio era stata dettata dall'impossibilità per le insegnanti di gestirlo, per via dei suoi problemi di salute, e di avere appreso che il figlio non avrebbe partecipato alla recita soltanto all'ultimo momento e da un'altra mamma. Prima di entrare a far parte della squadra di Governo del premier Giuseppe Conte, il neo Ministro aveva condiviso sul proprio profilo Facebook proprio un articolo che parlava della storia.

"Signora Ministro, io non ci sto, voglio giustizia, pretendo che queste persone abbiano la punizione giusta – dice la donna – non mi va che questa sia stata solo una brutta storia di Natale e che finisca qui, permettendo che si continui a emarginare bimbi come il mio restando impuniti. Ho letto tanti proclami sul web, personaggi e politici che si indignavano ma probabilmente solo per strappare like e commenti per i loro post. Ho apprezzato il suo post con il quale annunciava maggiore chiarezza. Chiarezza che però purtroppo non è stata ancora fatta".

"Secondo il mio parere – dice ancora la donna – in questi giorni la scuola italiana è diventata teatro di uno scempio, di uno spettacolo orrido in cui a un bambino, mio figlio, è stato negato di divertirsi insieme con i compagni di classe. La sua colpa? Non si tiene in fila e non parla e quindi la sua presenza nella recita natalizia non avrebbe avuto senso". Per quella storia la famiglia era stata convocata dal Ministro ma, spiega ancora la donna, "via Whatsapp".

"Signora Ministro, – conclude la signora – le chiedo di intervenire personalmente, da donna a donna, da mamma. Cominciamo a punire chi emargina per fare in modo che non accada più. Cominciamo dall'Istituzione più importante, la scuola, che prima di tutto deve insegnare a integrare e non emarginare. Confido in lei".

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