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Bimbo di 4 mesi ucciso dalla madre, un testimone l’ha vista lanciare il piccolo nel dirupo

Un automobilista avrebbe visto L. M. subito dopo l’incidente mentre, sull’orlo del dirupo, avrebbe lanciato quello che poi si sarebbe rivelato essere il bambino di 4 mesi e poi scendere anche lei nel fosso. Il testimone è stato ascoltato dai carabinieri, che stanno curando le indagini. La 34enne, sordomuta, è stata ascoltata con un interprete della lingua dei segni.
A cura di Nico Falco
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Mentre L. M. lanciava il figlio neonato dal dirupo, c'era qualcuno che la stava guardando. Un automobilista, che ha raccontato alle forze dell'ordine di essere passato sulla Telesina pochi istanti dopo lo schianto, e di aver visto la donna che lanciava nel dirupo una specie di fagotto, quello che poi si sarebbe rivelato essere il corpo del bambino. L'uomo è stato ascoltato dalle forze dell'ordine, la sua testimonianza potrebbe rivelarsi cruciale per ricostruire quello che è successo intorno alla mezzanotte scorsa, quando la Opel Corsa della 34enne si è schiantata contro il guard rail nei pressi di Solopaca. La 34enne, rimasta leggermente ferita nell'incidente, è stata trasportata in ospedale e dopo le dimissioni è stata accompagnata prima nel Comando Provinciale dei Carabinieri, che stanno curando le indagini, e ora si trova nella casa circondariale locale.

È accusata di omicidio volontario. Secondo la ricostruzione avrebbe causato volontariamente l'incidente con lo scopo di uccidere il figlio: dopo lo schianto contro il guard rail della Statale 372 Telesina avrebbe afferrato il bambino e l'avrebbe lanciato nel dirupo, con l'intenzione di far credere che il corpicino fosse stato sbalzato fuori dall'abitacolo dalla violenza dell'incidente; quando si sarebbe accorta che il bambino era ancora vivo, sarebbe scesa anche lei nel fosso e lo avrebbe colpito ripetutamente alla testa con un ramo o un bastone trovato a terra, che è stato sequestrato dagli investigatori.

Il testimone ascoltato dagli inquirenti avrebbe assistito alla scena subito dopo lo schianto e per primo ha chiamato i Vigili del Fuoco per i soccorsi. Avrebbe visto L. M. sull'orlo della scarpata che lanciava qualcosa nel dirupo e scendere subito dopo. La donna, sordomuta, è stata ascoltata nella caserma di via Meomartini dal sostituto procuratore Vincenzo Toscano con l'aiuto di un interprete della lingua dei segni. Il corpo del bambino è stato trasferito all'obitorio dell'ospedale Rummo di Benevento, domani, 17 settembre, sarà affidato l'incarico al medico legale Emilio D'Oro per l'autopsia.

Non è chiaro cosa possa aver spinto la 34enne a questo tragico gesto. Originaria di Campolattaro (Benevento), si era trasferita a Quadrelle (Avellino), dove viveva col compagno 32enne. Il marito ne aveva denunciato l'allontanamento col bambino nella giornata di ieri, non vedendola tornare a casa; secondo informazioni trapelate, i rapporti tra i due sarebbero stati tesi nell'ultimo periodo. Lei avrebbe guidato per quasi un'ora e una sessantina di chilometri, forse per raggiungere Campolattaro, ma poi avrebbe imboccato la strada statale Telesina dove, all'altezza di Solopaca, avrebbe provocato l'incidente schiantandosi contro il guard rail.

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