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Bimbo ucciso di botte a Cardito (Napoli)

Bimbo ucciso di botte, a Cardito proclamato il lutto cittadino

Il sindaco di Cardito, Giuseppe Cirillo, ha proclamato il lutto cittadino in occasione dei funerali del bimbo di 7 anni ucciso ieri, a suon di botte, dal compagno della madre. La sorella del piccolo, 6 anni, è invece ricoverata al Santobono di Napoli, mentre una terza figlia, appena 4 anni, non ha per fortuna riportato ferite. “Dobbiamo essere noi la loro famiglia” ha detto il primo cittadino.
A cura di Valerio Papadia
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NAPOLI – Una comunità devastata dal dolore, quella di Cardito, per la morte del bambino di 7 anni, ucciso ieri a suon di botte dal compagno della madre, il 24enne Tony Essobti Badre, arrestato alla polizia con l'accusa di omicidio volontario aggravato. E allora il sindaco della cittadina del Napoletano, Giuseppe Cirillo, ha deciso di proclamare il lutto cittadino nel giorno dei funerali del piccolo, che però non sono ancora stati fissati, dal momento che sul corpo si dovrà effettuare l'autopsia. La sorellina della vittima, una bimba di 6 anni, è invece ricoverata all'ospedale Santobono di Napoli: è stata lei, che non sa ancora che il fratellino è morto, a rivelare agli inquirenti che a picchiarli selvaggiamente era stato il compagno della madre. Un'altra sorellina, una bambina di soli 4 anni, è invece scampata alla furia del 24enne.

E proprio a loro che, in una intervista rilasciata ad Adnkronos, si rivolge il pensiero del sindaco Giuseppe Cirillo. "Quei bambini hanno già sofferto tanto, ora dobbiamo essere noi la loro nuova famiglia" ha detto il primo cittadino di Cardito, che ha reso noto come gli assistenti sociali comunali si stiano già adoperando per cercare di fare tutto il possibile per garantire un futuro alle due bambine. Proprio la sorellina, finita all'ospedale dopo essere stata colpita dall'uomo che ha ucciso il fratello, potrebbe essere fondamentale per le indagini: è lei, che sta costantemente parlando con inquirenti e sanitari del Santobono, che sta fornendo particolari su cosa è accaduto ieri in quell'appartamento di via Marconi.

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