Bimbo ucciso di botte, la sorellina è fuori pericolo. I medici: “Aveva ferite raccapriccianti”
NAPOLI – Nella immane tragedia di Cardito, dall'ospedale Santobono arriva una buona notizia: la bambina di 6 anni ricoverata da ieri, dopo essere stata oggetto della furia del patrigno, che ha ucciso di botte il fratellino di 7 anni, è fuori pericolo. Gli esami clinici, infatti, hanno escluso che la piccola abbia lesioni interne, come si era sospettato date le ferite presenti sul corpo della piccola. A questo proposito, il primario del Pronto Soccorso del nosocomio pediatrico napoletano, Vincenzo Tipo, ha parlato di "ferite raccapriccianti". "Lavoro in pronto soccorso pediatrico da trent'anni e credevo di averle viste tutte ma quello che ho visto ieri rappresenta la scena più raccapricciante a cui ho mai assistito. La bambina quando è arrivata era in forte stato di shock ed aveva il volto tumefatto ma soprattutto sangue sul cuoio capelluto, tutte ferite compatibili con l'ipotesi delle percosse" ha dichiarato il medico.
"La piccola è cosciente, in buone condizioni generali ed appare serena nel suo comportamento, supportata dal Personale Medico e Paramedico. Presenta contusioni e tumefazioni multiple al volto e al corpo. Gli esami diagnostici hanno escluso lesioni cerebrali e degli organi interni" si legge nel bollettino medico diramato dall'ospedale Santobono. Sono state proprio le dichiarazioni della piccola – che in un primo momento era in forte stato di choc e non parlava – ad indicare come colpevole il compagno della madre, il 24enne Tony Essobti Badre, arrestato con l'accusa di omicidio volontario aggravato. L'uomo, però, durante l'interrogatorio, sebbene abbia ammesso le percosse, continua a negare l'omicidio del bimbo di 7 anni, asserendo si sia trattato di un incidente.