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Blatte all’ospedale dei Pellegrini, l’ipotesi choc: “Possibile un sabotaggio dall’interno”

C’è anche l’ipotesi del sabotaggio dall’interno nelle indagini sul ritrovamento di blatte, pochi giorni fa, all’interno di un bagno del Pronto Soccorso dell’ospedale dei Pellegrini. Dietro ci sarebbero, ipotizzano gli inquirenti, alcuni infermieri che avrebbero interesse a forzare il trasferimento dei reparti verso l’Ospedale del Mare.
A cura di Nico Falco
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Ci sarebbe un piano dietro l’invasione di blatte nell’ospedale dei Pellegrini, un disegno che porta direttamente al neonato Ospedale del Mare. E’ una delle ipotesi su cui indaga la Magistratura dopo il ritrovamento degli insetti, nei giorni scorsi, in uno dei bagni attigui al Pronto Soccorso. A rafforzare questa tesi, i sopralluoghi che i Nas avevano effettuato subito dopo la segnalazione della direzione sanitaria: nelle tubature, e negli altri locali, non c’erano blatte. Nessuna infestazione trovata, e il forte sospetto che arrivassero da fuori. Che qualcuno le avesse portate in ospedale e le avesse liberate in bagno, con l’intenzione di far scoppiare uno scandalo; forse erano state avvolte nel lenzuolo pieno di segatura che è stato trovato nel bagno. I magistrati ipotizzano che dietro il gesto ci possano essere dei dipendenti dell’ospedale, che così facendo vorrebbero forzare la chiusura della struttura e lo spostamento dei reparti verso il nuovo Ospedale del Mare di Ponticelli.

“Se i sospetti venissero confermati – commenta Francesco Emilio Borrelli, consigliere regionale dei Verdi e componente della Commissione Sanità – l’unica via sarebbe il licenziamento. Non possiamo permettere che pochi irresponsabili infanghino l’immagine di migliaia di infermieri che lavorano con professionalità e passione e non consentiremo che nei nostri ospedali possano essere messi in campo comportamenti ricattatori sulla pelle dei pazienti”.

Sulla questione è intervenuto anche l’Ordine degli Infermieri, attraverso il presidente Ciro Carbone. “Confidiamo nella Magistratura – ha detto – come Ordine saremo intransigenti nella condanna. Se fosse confermata l’ipotesi investigativa ci troveremmo di fronte a comportamenti che nulla hanno in comune con lo spirito di servizio e abnegazione con cui da sempre gli infermieri svolgono il proprio dovere”.

L’ipotesi ricalca quella su cui si indaga per le formiche al San Giovanni Bosco: anche allora l’Asl aveva parlato di pista dolosa e l’ex numero 1 Mario Forlenza aveva presentato un esposto denunciando il sabotaggio, in più occasioni, delle condotte fecali del Pronto Soccorso, con l’intento di far allagare i locali proprio nei giorni in cui erano in corso le ispezioni ministeriali.

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