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Bloccano il tunnel per protesta, dipendenti dell’American Laundry trascinati e denunciati

Cinque lavoratori della American Laundry sono stati denunciati per interruzione di pubblico servizio per avere bloccato il tunnel della Vittoria questa mattina, 20 settembre; i lavoratori, che hanno tentato una resistenza passiva, sono stati trascinati sull’asfalto dalla polizia per liberare la carreggiata.
A cura di Nico Falco
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Cinque dipendenti dell'American Laundry sono stati portati in Questura e denunciati dopo la protesta di questa mattina, quando un gruppo di lavoratori, inscenando un corteo lungo le vie della città, ha tentato di bloccare la Galleria Vittoria, dal lato di via Acton. Il traffico è stato temporaneamente deviato, dal lato di via Giorgio Arcoleo, verso via Chiatamone, mentre dal lato di via Acton sono intervenuti gli agenti del Reparto Mobile della Polizia di Stato che hanno trascinato i manifestanti per liberare la carreggiata.

La scena è stata ripresa con alcuni telefoni cellulari, le immagini sono state pubblicate anche sul profilo Facebook del centro sociale Insurgencia. I lavoratori avevano avuto l'autorizzazione per un presidio davanti alla sede della Regione Campania, a Santa Lucia, ma poi hanno deciso di spostarsi in corteo e di effettuare il blocco della circolazione. L'improvviso cambiamento ha causato la paralisi del traffico, nel tunnel sono rimasti bloccati autobus e mezzi di soccorso.

La polizia ha cercato di dissuadere i manifestanti, che hanno tentato una resistenza passiva sdraiandosi a terra; sono stati quindi trascinati sull'asfalto fino al margine della carreggiata. Cinque di loro sono stati portati in Questura e denunciati per interruzione di pubblico servizio. Ieri i lavoratori della American Laundry avevano effettuato un presidio all'esterno del Duomo di Napoli in occasione delle celebrazioni per la festività di San Gennaro. I dipendenti della ditta, lavanderia ospedaliera che lavora in diversi ospedali cittadini e nella provincia di Napoli, sono preoccupati per la perdita di un appalto che potrebbe portare al licenziamento di 250 operai.

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