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Bloccato dopo aver dato fuoco alla compagna: “Ho fatto una cazzata”

Una vita segnata dall’insofferenza, dagli eccessi e dalla voglia di vivere fuori dagli schemi. Questo il profilo di Paolo P., il 40enne arrestato dopo aver dato fuoco a Pozzuoli alla sua compagna, la 38enne Carla Caiazzo, incinta della loro bambina. Domani l’udienza di convalida: l’accusa è di tentato omicidio con aggravante della premeditazione.
A cura di Francesco Loiacono
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Ai carabinieri che lo hanno trovato subito dopo lo schianto sul guard rail con la sua auto, Paolo P., l'uomo che ieri a Pozzuoli ha dato fuoco alla sua compagna incinta, ha detto: "Ho fatto una cazzata, ho cercato di uccidere la mia compagna". L'impatto ha forse ricondotto alla realtà il 40enne, rampollo di una famiglia di noti ristoratori dell'area flegrea. La sua, come ha ricostruito il quotidiano Leggo, è un'esistenza segnata dagli eccessi, dall'insofferenza, dalla voglia di vivere fuori dagli schemi. Consentita anche dal tenore di vita familiare, che gli permetteva di vivere senza una vera occupazione e con un fisso mensile che la madre e un fratello gli corrispondevano per l'amministrazione dei beni di famiglia. Tra questi, in passato ci sono stati anche i ristoranti "La Ninfea" e "Vicienzo à mmare", dove il nonno, di professione chef, aveva ospitato in passato personaggi famosi dello spettacolo e dello sport.

Il tentato omicidio della compagna

Ieri sera Paolo ha cosparso con alcol e ha poi dato fuoco alla compagna, la 38enne Carla Ilenia Caiazzo, in attesa della loro bambina. La piccola, Giulia Pia, è stata fatta nascere con parti cesareo dai medici. La donna è invece ricoverata in gravissime condizioni all'ospedale Cardarelli: ha ustioni sul 45 per cento del corpo. Le ultime informazioni su di lei la danno sempre in prognosi riservata e intubata, ma in condizioni stazionarie. Dopo il gesto, il 40enne è fuggito verso il Lazio a bordo della sua Nissan. All'altezza del ponte di Garigliano si è schiantato contro un guard rail. Dopo un passaggio dalla caserma di Formia è stato portato nel carcere di Cassino con l'accusa di tentato omicidio con l'aggravante della premeditazione. Domani, davanti al giudice per le indagini preliminari del tribunale di Cassino, si terrà l'udienza di convalida nei confronti del 40enne, che è stato denunciato anche per possesso illegale d'arma da fuoco per una pistola di proprietà del padre, defunto, mai denunciata.

Paolo e Carla si conoscevano da 20 anni

Il rapporto tra Paolo e Carla era segnato da continui litigi. I due si conoscevano da 20 anni e si erano presi e mollati innumerevoli volte. Lei, di professione estetista, era forse affascinata dall'animo ribelle di Paolo. Adesso però suonano beffarde le esclamazioni postate su Facebook dall'uomo: "Orgoglioso di essere un disadattato di questa società, vuol dire che non mi sono mai piegato agli schemi, a non essere mai sceso a compromessi". Frasi che, unite al gesto, hanno portato moltissimi utenti del social network a inondare di insulti il suo profilo. Il 40enne aveva alle spalle anche problemi di droga: era stato segnalato più volte ai carabinieri. Vive con la mamma, il fratello e la sua famiglia nella loro villetta. Dove anche Carla in passato passava per qualche giorno. La stessa Carla che adesso lotta tra la vita e la morte su un letto di ospedale.

Gli amici: "Non ce l'aspettavamo"

Gli amici e i parenti della 38enne, riuniti al reparto grandi ustionati dell'ospedale Cardarelli di Napoli, hanno poca voglia di parlare. Prevale la voglia di intimità, di mantenere privato il loro dolore, anche se qualcuno si lascia sfuggire la sorpresa per un gesto che, nonostante il carattere del fidanzato, nessuno si sarebbe aspettato. Gli unici attimi di serenità sono quelli in cui l'attenzione si sposta sulla piccola Giulia Pia: "Almeno lei sta bene", ha detto la zia di Carla.

Il medico: "La situazione è disperata. Carla sfigurata al volto"

Il primario del reparto di terapia intensiva grandi ustionati dell'ospedale Cardarelli di Napoli, Gennaro Savoia, ha spiegato al Corriere del Mezzogiorno la situazione clinica di Carla. Le condizioni della 38enne sono definite "estremamente critiche" e avrebbe  "il 50 per cento di possibilità di vivere". La donna è stata sfigurata al volto, il collo e il torace, e anche se sopravviverà non avrà mai l'aspetto che aveva prima anche con l'ausilio della chirurgia estetica. "È intubata e ventilata da ieri – spiega il dottore – ha ustioni di terzo grado su 50 per cento del corpo e se tutto andrà bene venerdì prossimo vorremmo sottoporla al primo degli innumerevoli interventi. È una situazione estremamente critica e la prognosi resterà riservata per diverse settimane".

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