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Bomba nascosta in un’automobile abbandonata a Barra, nella zona del clan Aprea

Una bomba artigianale è stata rinvenuta nel cofano di un’automobile parcheggiata a Barra, nella zona est di Napoli; verosimilmente era stata nascosta lì per essere utilizzata in attentati dinamitardi o intimidazioni per imporre il racket. L’area del ritrovamento è ritenuta sotto l’influenza criminale del clan Cuccaro- Aprea.
A cura di Nico Falco
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Immagine di repertorio
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Un cilindro di vetro pieno di polvere da sparo e con una miccia da venti centimetri. Un ordigno artigianale capace di causare gravi danni a saracinesche e cancelli, ma anche di ferire gravemente chi si trova vicino al momento dell'esplosione con una pioggia di schegge di vetro. Era stato nascosto nel cofano di un'automobile abbandonata nel quartiere Barra, nella periferia est di Napoli, in una zona dove è egemone il clan camorristico degli Aprea.

La bomba è stata trovata ieri sera, intorno alle 21, da una pattuglia del commissariato San Giovanni della Polizia di Stato. Durante un servizio di pattugliamento gli agenti hanno notato la vettura parcheggiata sul ciglio della strada lungo traversa Serino e, vedendola danneggiata e apparentemente abbandonata, hanno controllato il numero di targa. L'automobile, con targa polacca, non risultava rubata ma gli agenti hanno deciso di procedere con l'ispezione dell'abitacolo. Hanno aperto il cofano e hanno trovato la bomba. Probabilmente quello era uno dei nascondigli che veniva utilizzato per tenere al sicuro gli ordigni da utilizzare per attentati ed intimidazioni, come quelli che si sono registrati negli ultimi giorni con la ripresa delle minacce per l'imposizione del pizzo.

Le indagini sono passate alla Squadra Mobile della Questura di Napoli, ieri sera sono intervenuti gli specialisti della scientifica per le analisi sull'automobile e sull'ordigno rinvenuto. L'area, secondo gli inquirenti, è uno dei "fortini" del clan Aprea, egemone sulla zona insieme agli alleati dei Cuccaro; non si esclude quindi che la bomba fosse nelle disponibilità di uomini del gruppo criminale.

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