Bosco di Capodimonte chiuso, de Magistris contro Bellenger: “Gravissimo, lo riapra subito”
“La chiusura del Bosco di Capodimonte è un atto gravissimo. Un parco di 120 ettari, con spazi enormi, il più grande d’Italia. La mancanza di coraggio sta corrodendo il Paese. La chiusura del parco va contro le disposizioni a tutela della salute che auspicano l’aumento degli spazi pubblici in cui le persone si possono muovere”. Il sindaco di Napoli Luigi de Magistris va giù pesante e critica fortemente la chiusura del Real Bosco di Capodimonte a partire da oggi, a nemmeno una settimana dalla riapertura avvenuta lunedì 18 maggio, decisa dal direttore del Museo di Capodimonte, Sylvain Bellenger, a causa di assembramenti. Una scelta che il primo cittadino, però, non condivide minimamente: “Chiedo al direttore Bellenger di riaprire immediatamente il Bosco di Capodimonte al fine di non procurare un danno alla salute per gli abitanti di Napoli”. La consigliera comunale di Napoli, Laura Bismuto: "Inaccettabile chiudere il più grande parco di Napoli per incapacità di gestire i flussi di visitatori". Flash mob di cittadini per la riapertura alle ore 12, a Porta Piccola.
Il Bosco di Capodimonte chiuso dopo 6 giorni
Il Real Bosco di Capodimonte aveva riaperto al pubblico solo 6 giorni fa, in occasione della Fase 2, completamente ristrutturato. Ma a seguito di reiterate violazioni sul divieto di assembramenti e per il mancato accordo dei servizi di vigilanza interni e pubblici, il direttore del Museo, Sylvain Bellenger, ieri ne ha annunciato di nuovo la chiusura a partire da oggi. "Lunedì 18 maggio – ha scritto Bellenger – il primo giorno di apertura dei luoghi della cultura gestiti dal Mibact abbiamo subito riaperto il Real Bosco di Capodimonte. Ben consapevoli che il rischio contagio da Covid-19 non è affatto superato e che la fase 2 è la più delicata, abbiamo messo in campo specifiche misure tese a mitigare il rischio del contagio con percorsi differenziati per chi svolge attività fisica, chi va in bici e chi passeggia. Abbiamo invitato tutti a tenere comportamenti responsabili e a osservare le regole sanitarie di contenimento del contagio da Covid-19 (divieto di assembramento, distanziamento sanitario, uso della mascherina)".
"Le numerose infrazioni rilevate nei giorni scorsi – prosegue la nota – e l'assenza di accordo con le parti sociali in ordine all'affiancamento della vigilanza ministeriale con personale di vigilanza privata all'interno Bosco, ma solo alle Porte di accesso, hanno costretto la Direzione a richiudere il Real Bosco di Capodimonte" si legge nella nota diramata dalla direzione del Real Bosco e Museo di Capodimonte. La vigilanza privata – si ricorda in conclusione nella nota – è stata presente nel Real Bosco dal 2017 fino alla chiusura dovuta al Covid-19, con personale dotato di biciclette e auto elettriche e ha effettuato servizio di vigilanza ‘dinamica' riuscendo così ad assicurare un maggior rispetto del regolamento e una migliore fruizione del Bosco. Attività di sicurezza largamente apprezzata dal pubblico".
Flash mob di cittadini per chiedere la riapertura
La decisione di chiudere il parco ha suscitato molte polemiche. "I cittadini – spiega Gennaro Centanni – hanno convocato un flash mob alle ore 12 a Porta Piccola, per chiedere la riapertura del parco". Non le manda a dire la consigliera comunale Laura Bismuto: "Inaccettabile la chiusura del Bosco di Capodimonte. Migliaia di persone stamattina chiedono il motivo di questa decisione. Perché non si usano i contapersone ai varchi? Perché non si studia un ingresso su prenotazione? Ma veramente pensiamo che si possa gestire uno spazio pubblico così, aprendolo e chiudendo a piacimento? Siamo all'anarchia? Governo e Regione dicono spazi aperti. Si parla di continuo di cura dei bambini e dei giovani. La vita riparte in tutte le sue attività, tra poco riprenderanno anche i voli internazionali, e poi si chiude lo spazio verde più grande della città? Così, solo per incapacità a gestire i flussi? Io davvero resto sconcertata".