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Boscoreale, bambina di 10 anni violentata dalla banda di ragazzini

Una bambina di 10 anni sarebbe stata violentata da una banda di sei coetanei tra gli 11 e i 14 anni; l’avrebbero obbligata a seguirli in uno scantinato abbandonato e avrebbero abusato di lei a turno, riprendendo gli stupri con i telefonini. I ragazzini sono stati ascoltati dalla Procura. Gli episodi denunciati sono due, entrambi avvenuti a Boscoreale (Napoli).
A cura di Nico Falco
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Una bambina di 10 anni sarebbe stata violentata a turno, e filmata con i telefonini durante gli abusi, da una banda di coetanei di pochi anni più grandi. La storiaccia arriva da Boscoreale, comune alle porte di Napoli. Sulla vicenda è stata aperta una inchiesta della Procura di Napoli presso il Tribunale dei Minori, sono stati ascoltati 6 ragazzini che farebbero parte del gruppo: hanno tra gli 11 e i 14 anni, avrebbero costretto la bambina a seguirli in uno scantinato e lì l'avrebbero stuprata. La vicenda è emersa grazie alla denuncia della piccola, che, accompagnata dai genitori, ha raccontato l'incubo alla Polizia di Stato.

Gli episodi di abusi denunciati dalla bambina sarebbero due. Il primo sarebbe avvenuto nello scorso agosto, l'altro quattro mesi dopo, nel dicembre 2019. In entrambi i casi il gruppetto avrebbe circondato la piccola approfittando di un momento in cui era rimasta da sola in strada, l'avrebbero obbligata ad andare con loro in uno scantinato abbandonato e l'avrebbero violentata a turno. A peggiorare ulteriormente una storia già terribile, un altro particolare: le violenze sarebbero state riprese con gli smartphone, e non è chiaro se quei video siano rimasti nella cerchia della banda o se siano stati diffusi in qualche modo ad altre persone; i telefoni dei sei ragazzi ascoltati sono stati sequestrati e sono in corso accertamenti.

Alcuni dei giovanissimi, durante il confronto con gli agenti e il pm, avrebbero professato la propria innocenza, sottolinenando di non comparire nei video che sarebbero stati trovati sui cellulari; gli inquirenti hanno acquisito la documentazione di alcuni esami medici a cui è stata sottoposta la bambina. La vicenda è raccontata oggi, 19 febbraio, sul quotidiano Metropolis.

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