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Botte e minacce per costringere la ex e il nuovo compagno a fare foto osé, poi li ricatta

Squallida vicenda quella che arriva dal Sannio, dove un uomo di cinquantanove anni costringeva un uomo e la propria ex-moglie a scattare foto imbarazzanti, minacciando poi di diffonderle. L’uomo, con questo sistema, era riuscito a farsi pagare oltre duecentomila euro dalla propria vittima. E’ accusato ora di sequestro di persona, violenza privata, estorsione, lesioni personali e maltrattamenti in famiglia.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Costringeva con ogni mezzo il nuovo compagno della ex-moglie e la donna stessa a fare foto "imbarazzanti" e poi minacciava entrambi di diffondere le immagini se non avessero pagato una somma a sua discrezione. E' una squallida storia quella che arriva dal Sannio, dove in mattinata gli agenti di Polizia hanno arrestato un cinquantanovenne originario della provincia di Caserta, con le accuse di sequestro di persona, violenza privata, estorsione, lesioni personali e maltrattamenti in famiglia ai danni di due persone, la ex moglie ed un altro uomo, della provincia di Benevento. L'uomo, raggiunto dall'ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari emessa dal gip del Tribunale di Benevento su richiesta della locale procura, era arrivato a chiedere anche duecentomila euro per non diffondere quelle fotografie che aveva costretto lui stesso a far scattare.

Il cinquantanovenne nei guai è un maresciallo dei vigili urbani di Piedimonte Matese, nel Casertano, mentre l'uomo diventato sua vittima è un assessore di un comune della provincia di Benevento, che come unica colpa avrebbe avuto quella di frequentare l'ex-moglie del primo. L'indagine è partita proprio in seguito al ritrovamento di alcune foto "compromettenti" da parte del personale di polizia, che ha così avviato gli accertamenti per risalire ai soggetti immortalati in quelle pose. Da qui, gli inquirenti sono risaliti all'uomo che, vinto l'iniziale e comprensibile imbarazzo, ha rivelato di essere stato costretto a farsi scattare quelle fotografie dopo essere stato sequestrato in un appartamento e aver subito gravi minacce e violenze fisiche, come calci, pugni e schiaffi. Le stesse foto erano poi state utilizzate per far partire i ricatti e fargli pagare al suo sequestratore cinquemila euro. Una cifra che non è bastata, visto che l'uomo avrebbe poi inviato quelle foto a varie persone per distruggere la reputazione e l'immagine pubblica della sua vittima, ottenendo così un altro "versamento" di duecentomila euro. Dalle indagini, sono emerse anche numerose testimonianze che hanno permesso di stringere il cerchio attorno al responsabile di questa vicenda: l'uomo, si è scoperto, tra l'altro costringeva la propria ex moglie a scattare quel tipo di fotografie imbarazzanti, oltre ad averla percossa e colpita con calci e pugni a sua volta. Quest'oggi però l'incubo per le sue vittime: per il cinquantanovenne sono scattati gli arresti domiciliari.

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