Bracconaggio, una trappola per catturare cardellini selvatici nel giardino di casa

Catturava cardellini con una rete che funzionava come una trappola: ancora un episodio di bracconaggio quello scoperto dalle forze dell'ordine nel comune di Serino, nell'avellinese. L'uomo, che è stato deferito in stato di libertà dalle forze dell'ordine alla Procura della Repubblica di Avellino, deve ora rispondere di violazione alla normativa a tutela della fauna selvatica, nonché di detenzione illegale di avifauna protetta. I carabinieri della forestale di Serino, assieme ai colleghi del Nipaf (Nucleo investigativo di polizia ambientale e forestale) di Avellino, hanno scoperto che all'interno del giardino pertinente all'abitazione dell'uomo, questi vi avesse installato una vera e propria trappola per uccelli.
In particolare, la trappola consisteva in una rete, bloccata al suolo, che veniva azionata a distanza tramite una corda, permettendo all'uomo di catturare così i volatili che vi incappassero. E non erano pochi, quest'ultimi: nel corso dei controlli, infatti, è emersa la presenza di cinque cardellini, tutti privi di anelli identificativi e chiusi in gabbiette singole, di quelle modello cattura con chiusura a scatto. I poveri cardellini sono stati sequestrati, ma non potranno essere rimessi in libertà immediatamente, perché rimasti ingabbiati per troppo tempo e dunque al momento inadatti a tornare liberi. Contestualmente, sequestrata anche la gabbia da cattura e la rete da uccellagione, che l'uomo utilizzava per catturarli.
Non è la prima volta che fatti del genere si verificano, e soprattutto in Campania, una delle regioni dove i cardellini sono più diffusi così come la Sardegna. Soltanto un mese fa, era scattata un'operazione simile nel salernitano, dove erano stati oltre sessanta uccelli, tra cui anche cardellini, ad essere salvati dalle forze dell'ordine. Troppo spesso, infatti, sono gli animali indifesi a finire nel "giro" di affari illeciti ed essere poi rivenduti nei mercati neri.