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Caivano, bottiglie molotov contro la casa dell’assassino di Fortuna Loffredo

Ignoti hanno dato fuoco alla porta della casa di Raimondo Caputo a Caivano, in via Santa Barbara, dove l’uomo, arrestato perché ritenuto responsabile dell’omicidio di Fortuna Loffredo, abitava insieme a Marianna Fabozzi.
A cura di Angela Marino
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La residenza di Raimondo Caputo a Caivano. Visibili le macchie nere conseguenza del raid incendiario.
La residenza di Raimondo Caputo a Caivano. Visibili le macchie nere conseguenza del raid incendiario.

Dopo gli arresti in un muro d'omertà, è l'ora della rabbia cieca e violenta. A Caivano ignoti hanno dato fuoco – probabilmente con bottiglie incendiarie – alla porta della casa di Raimondo Caputo, in via Santa Barbara, nel comune dell'hinterland nord di Napoli dove l'uomo accusato dell'omicidio di Fortuna Loffredo abitava insieme a Marianna Fabozzi e dove non viveva da tempo, trovandosi in carcere. L'episodio – sul quale indaga la polizia – avviene a poche ore dalla notizia dell'emissione dell'ordine di arresto per omicidio e abusi sessuali a carico dell'uomo, già in cella con l'accusa di aver commesso abusi sessuali sulla figlia 12enne. Da tempo la coppia non Il caso della morte della bimba di sei anni, scaraventata dalle palazzine del Parco Verde, è in piedi da due anni e ha suscitato molto clamore. Sul corpo della piccola sono stati rinvenuti segni di abusi sessuali ripetuti.

L'inquietante precedente del piccolo Antonio Giglio

Secondo l'ipotesi accusatoria, Caputo avrebbe attirato la bimba nel suo appartamento il giorno della sua morte e poi, di fronte al rifiuto della piccola di subire l'ennesimo abuso, l'avrebbe lanciata da una finestra. Un anno prima della morte di Fortuna Antonio Giglio, bimbo di appena 1 anno, è morto nelle stesse circostanze. Il piccolo era il figlio della compagna di Caputo, Marianna, ora in carcere per violenza sessuale sulla figlia. La morte fu archiviata come un incidente.

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