Caldera Campi Flegrei, a settembre 42 mini-terremoti. Situazione di ‘attenzione’
Quarantadue scosse di bassa magnitudo, due scie sismiche, uno stop del leggero incremento della velocità di sollevamento del suolo rispetto a quanto evidenziato negli ultimi mesi: è il bollettino sulla Caldera dei Campi flegrei, definito da molti il ‘vulcano più pericoloso d'Europa' emesso come al solito dall'Osservatorio Vesuviano. «Non si osservano deformazioni del suolo significative nelle ultime settimane – si legge nel bollettino, in riferimento al suolo – il sollevamento registrato è di circa 21 cm a partire da gennaio 2014, di cui circa 9.5 cm da gennaio 2016». Anche rispetto al bradisismo i dati mareografici relativi alla stazione di Pozzuoli Porto nel periodo gennaio 2014 – settembre 2017 mostrano l’andamento dal quale si evince un sollevamento di poco superiore ai 20 centimetri. Da gennaio 2016 a settembre 2017 si ha un contributo di circa 9 cm di sollevamento. Nell’ultimo mese non si riscontrano variazioni significative. Il bollettino conferma la situazione di ‘attenzione' sulle quattro previste: la più bassa è quella ‘base‘. Segue poi lo stato di ‘attenzione‘, quello in cui ci troviamo ora. E ancora, a salire, il ‘preallarme‘ e, infine, l' ‘allarme‘, segno di una attività vulcanica importante e pericolosa.
L'allerta circa la situazione dei Campi Flegrei si era già intensificato negli scorsi mesi: gli studiosi concordano sulla necessità di tenere strettamente monitorata l'area. E di recente in una telefonata intercettata tra due ricercatori è emerso un discorso sui grafici dell’Ingv che indicherebbero un’attività magmatica e un innalzamento del suolo in forte aumento.