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Camorra, picchia e minaccia testimone in strada: arrestato Giovanni Di Costanzo

Ha aggredito in strada un parcheggiatore abusivo, per costringerlo a non testimoniare in un processo penale contro i propri genitori: arrestato Giovanni Di Costanzo, figlio di Francesco Saverio Di Costanzo detto “cicciobello” ed omonimo del fondatore della famiglia, trucidato assieme ad altre tre persone nella strage del Molosiglio del 1989.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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[Immagine di repertorio]
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Picchia e minaccia in strada un uomo che avrebbe dovuto testimoniare in un processo che vede coinvolti i suoi genitori: con questa accusa è stato arrestato Giovanni Di Costanzo, figlio di Francesco Saverio detto "cicciobello" e considerato esponente di spicco dell'omonima famiglia Di Costanzo e già condannato nel 2015 a 12 anni di carcere in primo grado. Giovanni Di Costanzo, secondo le indagini dei carabinieri, avrebbe aggredito e minacciato un parcheggiatore abusivo di Pozzuoli lo scorso settembre, per impedirgli di prendere parte come testimone in un processo penale contro i suoi genitori, il già citato Francesco Saverio Di Costanzo detto "Cicciobello" e la moglie Giuseppina Di Bonito.

Questa mattina è avvenuto l'arresto, dopo l'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Napoli, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia: per lui è scattato anche il trasferimento nel carcere di Poggioreale. La denuncia del testimone aggredito risale allo scorso 29 settembre: nell'aggressione subita, l'uomo riportò anche lesioni personali, e a nulla valse il fatto di trovare "rifugio" in un locale vicino. Secondo gli inquirenti, infatti, le persone presenti non intervennero e in alcuni casi quasi sostennero l'aggressione. Il contesto criminale in cui nasce l'intera vicenda, come spiegato dai carabinieri, è ambientato nella zona del Corso Umberto I, considerata da sempre la storica roccaforte della famiglia Di Costanzo, il cui capostipite Giovanni fu trucidato il 7 dicembre del 1989 assieme ad altri tre componenti del gruppo in quella che fu definita la "Strage del Molosiglio", quando tutti e quattro furono trucidati negli spogliatoi del circolo Canottieri di Napoli.

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