Camorra, Salvini e la norma “spazza clan” per i migliaia di condannati ancora liberi
Pugno duro del governo contro la camorra, in seguito all'agguato dello scorso 3 maggio avvenuto in piazza Nazionale a Napoli, nel quale è rimasta ferita per errore una bambina di 4 anni. Il ministro dell'Interno Matteo Salvini ha annunciato la norma cosiddetta "spazza clan": si tratta di un piano che prevede l'assunzione straordinaria di 800 nuovi agenti che possano notificare le sentenze ai migliaia di condannati che sono ancora a piede libero a causa della lentezza della burocrazia. A Napoli, infatti, ci sono circa 12mila persone, condannate con sentenza già emessa e in via definitiva, che però invece di essere in galera sono in strada a piede libero.
Come ha precisato il vicepremier il piano di assunzioni, che rientra nel nuovo decreto sicurezza che il Viminale sta predisponendo, sarà finanziato con 25 milioni di euro del Ministero dell'Interno: il denaro sarà spalmato in due anni. "Per me contano i fatti, le chiacchiere le lascio agli altri" ha detto Matteo Salvini: il nuovo decreto sicurezza sarà presentato al più presto al governo dal ministro dell'Interno. Secondo il Ministero dell'Interno, quella delle notifiche rimaste "nel cassetto" è una emergenza nazionale, come dimostra il caso di Stefano Leo, ucciso a Torino nel gennaio del 2019: il suo assassino, Said Mechaquat, aveva già una condanna per maltrattamenti, ma non era stato arrestato dal momento che la notifica del suo arresto era stata consegnata, per un errore, all'avvocato sbagliato.