video suggerito
video suggerito

Campi Flegrei, nuova ipotesi sul bradisismo: causato dai gas

Un nuovo studio, condotto dall’Ingv, dall’Università della Campania Luigi Vanvitelli e dall’Istituto di Fisica del Globo di Parigi e pubblicato sulla rivista Nature Scientific Report, svela una nuova ipotesi sul fenomeno del bradisismo nei Campi Flegrei: stando alla nuova ipotesi, questo sarebbe causato dall’afflusso e dal deflusso dei gas, invece che dalla risalita del magma verso la superficie.
A cura di Valerio Papadia
31 CONDIVISIONI
Immagine

I Campi Flegrei, supervulcano considerato tra i più pericolosi al mondo, vengono costantemente monitorati. Dall'osservazione dei dati che il vulcano fornisce, i ricercatori dell'Istituto Nazionale di Vulcanologia e Geofisica, insieme all'Università della Campania Luigi Vanvitelli e l'Istituto di Fisica del Globo di Parigi hanno pubblicato uno studia sulla rivista specializzata Nature Scientific Report, formulando una nuova ipotesi sulla cause del bradisismo, il fenomeno sismico che interessa la zona, soprattutto in riferimento ai dati raccolti negli ultimi 37 anni. Secondo lo studio, il fenomeno non sarebbe causato dalla risalita in superficie del magma, ma dall'afflusso e dal deflusso dei gas.

"Il fenomeno bradisismico attuale, caratterizzato da tassi di sollevamento molto più bassi rispetto a quelli osservati tra il 1983 e il 1984, si ipotizza sia dovuto all'arrivo di gas magmatici dal serbatoio principale, localizzato a circa 8 chilometri di profondità" ha detto Roberto Moretti, dell'Istituto di Fisica del Globo di Parigi.

"Dal punto di vista dei dati geofisici l’osservazione più importante, finora trascurata – ha spiegato invece Giuseppe De Natale, dirigente di ricerca Ingv – è che l’andamento del sollevamento dal 2003 a oggi è grosso modo speculare rispetto all’abbassamento registrato dal 1984 al 2003; questo suggerirebbe che lo stesso fenomeno che ha prodotto l’abbassamento oggi stia agendo di nuovo in senso opposto, recuperando una quota vicina a quella raggiunta nel 1984″.

31 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views