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Campi Flegrei, prova di evacuazione in caso di eruzione. Ma alcuni comuni non hanno piani di emergenza

Soltanto poche decine di cittadini, a fronte delle centinaia invitati a partecipare, hanno preso parte questa mattina alle prove di evacuazione dei Campi Flegrei in caso di eruzione nell’ambito di Exe Flegrei 2019. Inoltre, alcuni comuni non hanno elaborato ancora un piano di emergenza in caso di pericolo.
A cura di Valerio Papadia
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Si è svolta questa mattina la prima grande prova di evacuazione dei Campi Flegrei – minacciati dall'omonimo supervulcano – in caso di eruzione, nell'ambito dell'esercitazione nazionale Exe Flegrei 2019 e della Settimana nazionale di Protezione Civile. Una prova che, per stessa ammissione di Vincenzo Figliolia, sindaco di Pozzuoli – la città più grande all'interno della caldera dei Campi Flegrei – ha avuto una scarsa partecipazione: soltanto poche decine di cittadini, a fronte delle centinaia invitati a partecipare, hanno effettivamente preso parte questa mattina all'esercitazione. Con molta calma, i cittadini sono stati radunati al deposito di autobus Ctp di via Artiaco e portati alla Stazione Centrale di Napol, dove ad attenderli c'erano i volontari della Protezione Civile della Regione Lombardia per una simulazione di partenza.

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Un altro problema riscontrato, e probabilmente è il più grosso, molti dei comuni che rientrano nella zona rossa della caldera dei Campi Flegrei non hanno ancora sviluppato i piani di emergenza, e quindi di evacuazione, in caso di pericolo. Il primo cittadino di Pozzuoli, pur ammettendo, come detto, una scarsa affluenza, si è ritenuto comunque soddisfatto di questa prima esercitazione:

Sono soddisfatto di come sia andata la prova di evacuazione e sono fiducioso di una maggiore partecipazione della popolazione nelle prove future: oggi è stato finalmente avviato un processo di sensibilizzazione e coinvolgimento della popolazione. Tutto ciò accresce la consapevolezza nei cittadini delle buone pratiche di protezione civile e cosa fare in caso di emergenza. Ho già chiesto al Capo del Dipartimento Protezione Civile Angelo Borrelli di ripetere questa esperienza ogni anno: i cittadini vanno stimolati e invogliati, è una questione di crescita culturale. Sono contento perché è stato avviato un sistema, una sinergia tra i vari enti coinvolti e soprattutto si è consolidato il gemellaggio con la Regione Lombardia: mi sono emozionato nel vedere tutti questi volontari impegnati, gente che lascia la propria famiglia per mettersi a disposizione degli altri. Questa è una bella cosa. Ringrazio loro, così come ringrazio tutti quelli che ci hanno consentito a vari livelli di poter testare il nostro piano di protezione civile

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Sono giornalista dal 2010. A Fanpage.it dall'agosto del 2016, scrivo per l'area Napoli, per la quale mi occupo del desk.
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