Campi flegrei, rischio eruzione: la zona rossa si allarga fino a Napoli centro
Si allarga pericolosamente la zona rossa dei comuni esposti al rischio vulcanico Campi Flegrei. È quanto è emerso da dal vertice con la Protezione Civile nazionale, tenutosi ieri nella sede della Regione Campania allo scopo di definire il nuovo piano sicurezza nell'area del bradisismo.
Il nuovo piano interesserà un territorio di oltre settecentomila abitanti che coprirà le periferie di Marano e Giugliano (comprendenti i comuni di Licola, Varcaturo e Lago Patria) snodandosi fino alla zona collinare, da Chiaiano all'Arenella, per arrivare fino al centro di Napoli con il quartiere di San Ferdinando, da Santa Lucia a piazza Plebiscito. Un piano più esteso e articolato che però stenta ad avanzare destando crescente preoccupazione negli amministratori locali che proprio ieri hanno esposto al prefetto Franco Gabrielli le loro perplessità riguardo ai ritardi del programma di sicurezza, annunciato da anni e non ancora messo a punto.
Negli ultimi mesi, l'assessore regionale ai lavori pubblici Edoardo Cosenza lavorato strenuamente per reperire risorse per i progetti comunali di pronto intervento, sia nei territori dell'area flegrea che nella periferia ovest di Napoli. Tuttavia con le risorse limitate a disposizione non è attuabile alcun progetto di prevenzione e messa in sicurezza né tanto meno di sensibilizzazione della popolazione al rischio. I fondi non sono sufficienti neppure a coprire le spese della segnaletica stradale.Il tavolo aperto ieri in sede regionale, a porte chiuse, sarà convocato nuovamente il 30 novembre. Per tale data il dipartimento nazionale della Protezione Civile e l'assessore regionale dovranno aver procurato nuovi fondi per dare il via agli interventi di sicurezza, a partire dalla definizione dei gemellaggi con le diverse regioni d'Italia, che, in caso di emergenza, dovranno ospitare le comunità dei Campi Flegrei.