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Bimbo ucciso di botte a Cardito (Napoli)

Cardito: giocattoli, fiori bianchi e candele dove è morto il piccolo Giuseppe

Il marciapiede antistante il palazzo di via Marconi, a Cardito, nella provincia di Napoli, dove domenica è stato ucciso il piccolo Giuseppe, 7 anni, brutalmente picchiato dal patrigno, si è trasformato in queste ore in un vero e proprio luogo di pellegrinaggio. La comunità, devastata dalla tragedia, ha deciso di lasciare sul luogo del delitto peluche, giocattoli, fiori bianchi e candele per ricordare il bimbo.
A cura di Valerio Papadia
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NAPOLI – C'è ancora tantissima rabbia, incredulità, sgomento, a Cardito, la cui comunità è stata sconvolta domenica scorsa dal brutale omicidio di Giuseppe, bambino di soli 7 anni, ammazzato di botte dal patrigno, il 24enne Tony Essobti Badre, che ha massacrato di botte anche la sorella maggiore, 8 anni, fortunatamente adesso fuori pericolo dopo ore di apprensione. E allora ecco che, in attesa dei funerali, della giornata di lutto cittadino proclamata dal sindaco Giuseppe Cirillo, i cittadini di Cardito hanno deciso di omaggiare la memoria del piccolo Giuseppe facendo diventare il marciapiede antistante il palazzo di via Marconi, dove è avvenuta la tragedia, una sorta di luogo di pellegrinaggio. Tantissimi quelli che hanno deposto in strada peluche, giocattoli, ma anche fiori bianchi e le classiche candele.

Particolarmente toccante un messaggio lasciato su un biglietto, insieme ad un mazzo di fiori. Non si sa se a lasciarlo sia stato un uomo e una donna, ma dal messaggio si evince che anche chi lo ha scritto ha perso una figlia. Queste le parole comparse sul biglietto: "Per te piccolo angelo. Spero che adesso stai bene vicino a Dio. Mi raccomando, saluta anche la mia piccola".

Intanto, anche dopo la confessione del 24enne, che ha detto agli inquirenti di aver picchiato a morte i bimbi perché avevano danneggiato le sponde del letto, le indagini sulla morte di Giuseppe continuano. Nel registro degli indagati potrebbe essere inserita anche la madre, che sapeva dei continui atti di violenza del 24enne nei confronti dei suoi figli, ma non ha mai denunciato l'uomo per paura.

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