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Bimbo ucciso di botte a Cardito (Napoli)

Cardito, la rivelazione di Tony: “Ho fumato tanti spinelli, poi ho picchiato i bimbi”

Un nuovo particolare sull’orrore di Cardito emerge dall’interrogatorio di convalida del fermo di Tony Essobti Badre, il 24enne che ha ucciso a suon di botte il piccolo Giuseppe, figlio della sua compagna, e ridotto quasi in fin di vita la sorella. Agli inquirenti, il 24enne ha rivelato di aver fumato molti spinelli, come è consuetudine, e di aver poi picchiato i due bimbi.
A cura di Valerio Papadia
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NAPOLI – Un nuovo particolare è emerso dall'interrogatorio di convalida del fermo di Tony Essobti Badre, il 24enne che a Cardito ha selvaggiamente picchiato i figli della sua compagna, uccidendo il piccolo Giuseppe, 7 anni. Al gip del Tribunale di Napoli Nord – che ha poi confermato il carcere, dal momento che l'omicidio si è consumato per "futili motivi" – il 24enne ha confessato di aver fumato numerosi spinelli – come è consuetudine da quanto ha raccontato – e di aver perso poi la testa, cominciando ad infierire sul piccolo Giuseppe e sulla sorella maggiore con calci, pugni e con una mazza di scopa.

Essobti, al giudice, ha ribadito che la madre dei bambini ha provato ad impedire il pestaggio. Il piccolo Giuseppe sarebbe però rimasto ore in agonia sul divano di casa prima che arrivassero i soccorsi: il 24enne e la madre avrebbero provato a pulire il sangue con uno straccio e a ridurre i lividi sul volto con una pomata. Il Tribunale dei Minori di Napoli, però, con una istanza urgente, ha chiesto e ottenuto la sospensione della potestà genitoriale nei confronti della donna e del padre naturale delle due bambine sopravvissute. La più piccola, 4 anni, risparmiata dalla furia del patrigno, è già stata collocata in una struttura protetta; la più grande, ricoverata ancora all'ospedale Santobono di Napoli, la raggiungerà invece quando le sue condizioni di salute glielo permetteranno.

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