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Carla Caiazzo piange Sara: “Il mio aguzzino mi ha lasciato viva, non so cosa è peggio”

Carla Caiazzo, bruciata viva dall’ex compagno lo scorso febbraio a Pozzuoli (Napoli), mentre era all’ottavo mese di gravidanza ha commentato la tragedia di Sara Di Pietrantonio, morta divorata dalle fiamme in via della Magliana, dopo che il fidanzato le aveva dato fuoco: “Ancora, è successo ancora”.
A cura di Angela Marino
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"Ancora. È successo ancora. Non è possibile che nessuno riesca a fermare questi bastardi. Lei è morta, il mio assassino mi ha uccisa lasciandomi viva. E non so cosa è peggio". A parlare, in una intervista riportata dal Corriere del Mezzogiorno, è Carla Caiazzo, bruciata viva dall'ex compagno lo scorso febbraio a Pozzuoli (Napoli), mentre era all'ottavo mese di gravidanza. Stesso destino di Sara di Pietrantonio, punite con il fuoco per aver fatto una scelta: quella di proseguire il loro cammino con un altro compagno. Due storie simili, con esiti diversi: Carla è stata soccorsa e salvata insieme alla sua piccola, che, grazie all'intervento dei medici è nata lo stesso giorno con parto cesareo. Ora Giulia Pia sta bene, attende il ritorno della mamma a casa dopo mesi di convalescenza nel reparto grandi ustionati del Cardarelli di Napoli. Sara invece non ce l'ha fatta. Nessuno è venuto in suo soccorso e la 22 enne è morta divorata dalle fiamme, nella notte tra sabato e domenica, dopo che il fidanzato le aveva dato fuoco.

Carla è ancora ricoverata e reduce da diversi interventi di chirurgia per riparare le zone ustionate del corpo (circa il 50%). Dal suo letto lancia un messaggio: "Le donne non dovrebbero mai dimenticare. E non dovrebbero avere paura. Sara è stata uccisa dall’ex fidanzato, ma lui così come anche il papà di mia figlia, prima di arrivare a tanto, qualche piccolo segnale l’aveva dato. Ecco, non bisogna avere paura di denunciare anche l’episodio più insignificante. Purtroppo ho imparato a mie spese che non sappiamo mai chi abbiamo di fronte".  Poi ammette "Non lo so se mai potrò sentirmi di nuovo viva. mentre l’uomo che mi spargeva alcol ovunque rideva. Rideva di gusto. Non posso dimenticare quei momenti. La cattiveria, la soddisfazione nei suoi occhi mentre morivo". "Hanno ucciso definitivamente il mio sorriso, non so fino a che punto riuscirò ad essere una madre vera. Una madre viva ".

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