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Carte d’identità e permessi di soggiorni falsi, la centrale scoperta a Marano

Centrale di documenti falsi, in primis carte d’identità e permessi di soggiorno per stranieri, scoperta dai carabinieri a Marano, nella provincia di Napoli. Un uomo di 33 anni è stato arrestato e sottoposto agli arresti domiciliari, un dipendente dell’Ufficio Anagrafe di Marano è stato sospeso dal servizio, mentre un 56enne è stato imposto il divieto di dimora: sono accusati di associazione per delinquere finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, omissione di atti d’ufficio del pubblico ufficiale, falso del pubblico ufficiale in atto pubblico.
A cura di Valerio Papadia
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Carte d'identità e permessi di soggiorni falsi per i cittadini stranieri: una vera e propria centrale del falso quella scoperta dai carabinieri della locale compagnia a Marano, nella provincia di Napoli. Le indagini, coordinate dalla Procura di Napoli Nord, hanno portato all'arresto di un cittadino albanese di 33 anni, mentre un dipendente dell'Ufficio Anagrafe del Comune di Marano, un uomo di 63 anni, è stato temporaneamente sospeso dal servizio, e ancora un cittadino tunisino di 56 anni ha ricevuto il divieto di dimora nelle province di Napoli e Caserta: sono accusati di associazione per delinquere finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, omissione di atti d’ufficio del pubblico ufficiale, falso del pubblico ufficiale in atto pubblico.

Le indagini sono partite nel 2017 e hanno permesso ai militari dell'Arma di scoprire che, tra il 2015 e il 2018, i tre hanno permesso la permanenza sul territorio di cittadini extracomunitari. Il modus operandi della banda era sempre lo stesso: il cittadino straniero che aveva bisogno di un documento fasullo si rivolgeva al 33enne arrestato, il quale forniva false attestazioni di ospitalità da parte di soggetti compiacenti, che ricevevano un compenso di 80 euro. La pratica arrivava poi all'Ufficio Anagrafe di Marano, dove il dipendente compiacente procedeva all'iscrizione anagrafica e al rilascio della carta d'identità, che gli consentiva poi di regolarizzare la sua posizione sul territorio italiano e di ricevere il permesso di soggiorno. Sono state sequestrati, preventivamente, 123 documenti falsi (99 carte d'identità e 24 permessi di soggiorno).

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