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Casellati sblocca i fondi, i tre napoletani negli Usa grazie al Presidente del Senato

Si risolve nel migliore dei modi la piccola disavventura dei tre scienziati napoletani, che dunque potranno volare negli Stati Uniti d’America. Provvidenziale, dopo gli appelli di Radio24 e le proposte arrivate da privati cittadini ed imprese prima, quindi dalla redazione del Tg3 ed infine da Luigi Di Maio: alla fine la Casellati, presidente del Senato, ha provveduto a sbloccare i fondi.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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I tre studenti napoletani finalisti del concorso: Luigi Picarella, Davide Di Pierro e Mauro D’Alò. [Foto da Facebook]
I tre studenti napoletani finalisti del concorso: Luigi Picarella, Davide Di Pierro e Mauro D’Alò. [Foto da Facebook]

Alla fine ci ha pensato Maria Elisabetta Alberti, presidente del Senato della Repubblica italiana a risolvere il problema dei tre giovani scienziati napoletani Luigi Picarella, Davide Di Pierro e Mauro D'Alò, finalisti del concorso "Zero Robotics" ideato dal Mit (l'Istituto di tecnologia del Massachusetts) e dalla Nasa. I tre sono attesi negli Stati Uniti d'America, ma il proprio istituto, l'Istituto Tecnico "Augusto Righi" di Napoli, non ha le risorse necessarie per pagargli il viaggio.

La vicenda aveva suscitato un vasto clamore mediatico: dagli appelli di Radio24 alle proposte della redazione del Tg3, fino all'interesse espresso da Luigi Di Maio e dal Movimento Cinque Stelle, in poche ore era partita una vera e propria mobilitazione mediatica per permettere ai tre giovani scienziati napoletani di volare negli Stati Uniti d'America. Poi stamane a mettere nero su bianco ci ha pensato proprio il presidente del Senato della Repubblica, Maria Elisabetta Alberti Casellati, che ha dato l'annuncio della messa a disposizione dei fondi necessari.

Già ieri, la Casellati aveva scritto una lettera al Prefetto di Napoli, Carmela Pagano, ed al generale Vittorio Tomasone, a capo del Comando Interregionale Ogaden, per dare corso alla proprio iniziativa. Missione compiuta, dunque per i tre giovani scienzati napoletani, che potranno volare negli Stati Uniti per la fase finale del concorso, dove hanno già "sconfitto" oltre trecento scuole internazionali per giungere da finalisti. E chissà che non possano davvero ottenere la vittoria finale che possa aprir loro le porte di una brillante carriera nel mondo della scienza e della tecnologia. Magari in Italia.

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