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Caso di scabbia nel carcere di Poggioreale, la denuncia dei familiari di un detenuto

Un giovane detenuto del carcere di Poggioreale è stato posto in isolamento per essere curato dalla scabbia: la scoperta dei familiari quando ad un colloquio hanno saputo dell’assenza del giovane, al quale era stata diagnosticata la malattia infettiva. L’avvocato ha fatto sapere a Fanpage.it di aver chiesto al Garante che “vengano disposti gli opportuni accertamenti e provvedimenti per il caso in questione” e che al giovane venga garantito di ricevere “tutte le cure idonee al caso”.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Immagine di repertorio
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Un caso di scabbia all'interno del carcere napoletano di Poggioreale. E' la denuncia presentata dai familiari di un giovane detenuto, il cui avvocato ora chiede accertamenti e provvedimenti. La segnalazione di questo caso di scabbia all'interno delle mura del carcere di Poggioreale è un fatto che lascia pensare, soprattutto alla luce degli ultimi casi di cronaca che hanno portato sotto le luci della cronaca nazionale il carcere napoletano, tra la rivolta avvenuta nel padiglione Salerno nello scorso fine settimana ed il tentativo di suicidio di un detenuto in una cella appena ventiquattro ore dopo, fortunatamente evitato dall'intervento di un agente della penitenziaria.

Il caso di scabbia è stato segnalato a Fanpage.it dall'avvocato del giovane detenuto, che ha spiegato anche come sia emersa la vicenda in maniera quasi "casuale". E' stata la madre del giovane a chiedere spiegazioni sull'assenza del figlio, detenuto dallo scorso aprile presso il padiglione Livorno del carcere di Poggioreale: lo scorso 14 giugno, infatti, la donna si era presentato per un colloquio nel penitenziario napoletano, chiedendo di parlare col figlio e scoprendo che lo stesso era assente perché affetto da scabbia e dunque si trovava in isolamento per ricevere le cure necessaria. La conferma è arrivata poi anche all'avvocato stesso, che pochi giorni dopo ha chiesto un riscontro alla casa circondariale stessa. E così l'avvocato ha chiesto al Garante dei detenuti che "vengano disposti gli opportuni accertamenti e provvedimenti per il caso in questione", e che al giovane venga garantito di ricevere "tutte le cure idonee al caso".

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