Caso Fortuna, encomio per le agenti che salvarono la compagna di Caputo dal linciaggio
Un encomio solenne per le agenti che hanno salvato dal linciaggio Marianna Fabozzi. Questa la richiesta avanzata dal Cosp, il coordinamento sindacale penitenziario per le poliziotte che intervennero in soccorso della 26enne, accusata di concorso in abusi sessuali sulle figliolette con il compagno Raimondo Caputo, ritenuto l'assassino della piccola Fortuna Loffredo. Il sindacato ha inoltrato la richiesta al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e al capo del dipartimento dell'amministrazione penitenziaria. Per le agenti si richiede anche un avanzamento di grado.
L'episodio risale allo scorso 5 maggio. La donna fu aggredita in cella da alcune compagne e solo il provvidenziale intervento delle agenti della penitenziaria la salvò dalla furia delle donne nel carcere di Pozzuoli. Fabozzi era stata trasferita in cella per aver violato la detenzione domiciliare cui era sottoposta da mesi.Solo pochi giorni prima Raimondo Caputo, detto Titò era stato protagonista di un altro episodio analogo. La "legge del carcere" che punisce i pedofili si era abbattuta anche contro il 44enne accusato di aver abusato per mesi della piccola Fortuna e di averla scaraventata dall'ottavo piano delle palazzine popolari al Parco Verde di Caivano. Fabozzi è anche la mamma di Antonio Giglio, il bimbo di 3 anni morto precipitando dal settimo piano dello stesso stabile un anno prima della morte di Fortuna.