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Caso Fortuna Loffredo, il 21 settembre Raimondo Caputo davanti al giudice

Orrore al Parco Verde: inizia l’udienza preliminare su Raimondo Caputo, alias Titò, ritenuto stupratore e assassino della piccola Fortuna Loffredo, buttata da un palazzo all’interno del complesso di Caivano.
A cura di Redazione Napoli
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È il 21 settembre, il giorno in cui inizierà l'udienza preliminare a carico di Raimondo Caputo, alias Titò, accusato di aver ucciso il 24 giugno del 2014 Fortuna Loffredo, 6 anni, gettata da una terrazza all'ottavo piano del "Parco Verde" di Caivano. A Caputo sono contestati omicidio e violenza sessuale, l'udienza sarà tenuta al Tribunale di Napoli Nord ad Aversa (Caserta), davanti al Gup Barbara Del Pizzo. All'uomo è contestato anche il reato di violenza sessuale commesso ai danni di Fortuna e nei confronti delle tre figlie minori dell'ex compagna Marianna Fabozzi.

Proprio quest'ultima, tuttora in carcere, comparirà davanti al giudice ma per un altro orrore: è imputata con Titò per concorso negli abusi sessuali compiuti ai danni delle figlie, una delle quali amica intima di Fortuna, divenuta durante la fase delle indagini testimone chiave dell'intera vicenda; fu la piccola vittima delle violenze a confidare a psicologi e inquirenti che Chicca era stata gettata dall'uomo dalla terrazza dello stabile di Parco Verde in cui vivevano perché si era rifiutata di subire altri abusi. Dopo di lei anche le sorelline hanno accusato Caputo (difeso da Paolino Bonavita); le dichiarazioni sono state confermate poi in sede di incidente probatorio. Alle tre minori si è poi aggiunta una quarta ragazzina che ha confermato le accuse al 44enne. Qualche settimana fa intanto è stata rigettata la richiesta di arresti domiciliari avanzata dal legale della Fabozzi, Salvatore Di Mezza; questi ha poi presentato ricorso per Cassazione.

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