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Castellammare, il corteo contro la camorra è un flop: ci sono solo una trentina di persone

Scarsa presenza, per utilizzare un eufemismo, al corteo anticamorra organizzato dal Movimento 5 Stelle a Castellammare di Stabia, nel Rione Savorito, dove lo scorso 8 dicembre, durante il tradizionale Flò dell’Immacolata, qualcuno ha bruciato alcuni manichini, facendo intendere che quella fosse la fine che meritano i pentiti di camorra.
A cura di Valerio Papadia
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Uno dei manichini dei pentiti bruciati a Castellammare di Stabia durante il falò dell'Immacolata.
Uno dei manichini dei pentiti bruciati a Castellammare di Stabia durante il falò dell'Immacolata.

NAPOLI – Un corteo, una marcia, per dire no alla camorra, quella organizzata dal Movimento 5 Stelle a Castellammare di Stabia, nella provincia partenopea. Peccato che però questa mattina, al Rione Savorito, si siano presentate non più di trenta persone. Il quartiere di Castellammare è diventato tristemente noto lo scorso 8 dicembre quando, durante il tradizionale Falò dell'Immacolata, qualcuno bruciò alcuni manichini raffiguranti i pentiti di camorra e uno striscione con la scritta "Così devono morire".

Questa mattina, però, nel rione non c'erano le decine e decine di persone che hanno assistito, nel giorno dell'Immacolata, al falò, ma soltanto un capannello di circa una trentina di persone, tra le quali una nutrita rappresentanza istituzionale, tra cui il sindaco di Castellammare, Gaetano Cimmino. Per alcuni, le condizioni climatiche avverse, il giorno infrasettimanale scelto e l'orario hanno influito sulla scarsa partecipazione della cittadinanza. Di sicuro è stata una occasione mancata per inneggiare alla legalità e per dissociarsi dall'episodio dello scorso 8 dicembre.

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