Censimento dei minori nei campi rom. Il provvedimento dopo la morte della bimba folgorata
È cominciato oggi il monitoraggio nei campi rom alla periferia di Giugliano, comune alle porte di Napoli. Stamattina gli uomini del locale commissariato di polizia, hanno iniziato il censimento dei bambini che vivono all'interno dei campi, come disposto dal Tribunale di minori di Napoli. Il provvedimento è stato emesso a seguito della tragedia della piccola Rosa, la bimba di due anni e mezzo, morta in ospedale pochi giorni dopo essere rimasta folgorata da una scossa elettrica mentre giocava nel campo. La piccola fu soccorsa da un autista di ambulanza fuori servizio, che la trasportò immediatamente l'Ospedale San Giuliano, da dove fu poi trasferita al Pausillipon di Napoli. La piccola Rosa morì sette giorni dopo l'incidente, lasciando i genitori ed i suoi sette fratelli.
La polizia ha cominciato a conteggiare i nuclei familiari presenti nel campo di via Capitelli, che vivono all'interno di baracche fatte di lamiere e legno. È stato inoltre intimato al Comune di Giugliano di rimuovere i numerosi cumuli di rifiuti presenti intorno al campo. Nelle settimane scorse infatti un rogo di rifiuti speciali di vaste proporzioni si era sviluppato nei pressi del campo mettendo in pericolo la sicurezza degli abitanti che in quella occasione furono fatti allontanare dai vigili del fuoco. Il campo rom di via Capitelli si trova all'interno dell'area vasta di Giugliano, un territorio di diversi ettari destinato alla bonifica in cui sono presenti numerose discariche sequestrate nelle quali giacciono rifiuti pericolosi. L'area del campo fu designata dal Comune di Giugliano per ospitare la comunità rom del territorio dopo che nel 2011 la stessa fu sgomberata da un campo abusivo nella zona industriale del comune.