Per la seconda stagione della serie tv L'Amica Geniale (che riprenderà il racconto del libro Storia del secondo cognome di Elena Ferrante) il Comune di Napoli ha siglato una convenzione con la società co-produttrice Wildside per l'uso dei locali del "Cohousing Cinema Napoli" e nell'ambito di questa convenzione «è prevista la possibilità di attivare stage riservati a giovani studenti delle scuole e dei corsi di cinema della città di Napoli. Gli stage – si legge sul sito dell'Ente – sono possibili solo tramite le proprie università e scuole di cinema, che potranno inviare massimo tre candidature per profilo. I candidati non potranno dunque inviare direttamente i curricula». Dunque, che accade? La produzione ha comunicato di aver bisogno di uno (o una) stagista che lavorerà presso il reparto trucco e parrucco. Fin qui tutto bene: fare esperienza in una grande produzione televisiva è una buona opportunità per chi è agli inizi. Lo stage è, come detto, universitario: le richieste vanno inviate attraverso la struttura formativa e non È corretto, quindi, che ci si doti di una assicurazione, nel rispetto delle leggi vigenti in materia.
Sono le richieste, riportate sul sito del Comune di Napoli, a lasciare perplessi: lo stage, manco a dirlo, non è pagato. Al massimo ci esce un rimborso per i pasti (il cosiddetto "cestino") che ben conosce chi lavora nelle produzioni cinematografiche e televisive. Fin qui, è il triste andazzo che ben conoscono i giovani stagisti italiani. L'aspirante dovrà conoscere il pacchetto Office (Word, Excel eccetera) poiché «dovrà supportare l’organizzazione e la gestione del comparto, tenere i contatti con i fornitori, collaborare a gestire l'agenda e gli impegni». Ma soprattutto, dovrà essere munito di computer e auto propria.
Come mai il Comune di Napoli guidato da quel Luigi de Magistris che tanto ha parlato negli anni scorsi di lavoro pubblicizza con tanto entusiasmo sul proprio sito web una proposta del genere? Lo stagista cercato per la produzione de L'Amica Geniale sembra proprio uno dei protagonisti di un'altra serie tv acclamata, la ormai leggendaria Boris, che racconta la vita dietro le quinte di un set televisivo.