Chiaia, Questura chiude bar di vicoletto Belledonne: gestore non aiutò donna aggredita
Il Questore di Napoli ha disposto la chiusura di un bar di vicoletto Belledonne a Chiaia: il provvedimento è arrivato perché il gestore, oltre a non aver aiutato una donna che era stata picchiata nel suo locale, aveva anche cercato di convincerla a non chiamare le forze dell'ordine per chiedere aiuto, esponendola indirettamente a una seconda aggressione che era avvenuta poco dopo. La sospensione dell'attività, per la durata di 5 giorni, è arrivata in seguito alla relazione presentata dal commissariato San Ferdinando della Polizia di Stato, che aveva indagato sull'episodio e aveva rintracciato gli autori del pestaggio.
L'aggressione risale allo scorso gennaio. Era avvenuta all'interno del locale, che si trova in una delle zone di Napoli più frequentate nel fine settimana. La vittima, hanno ricostruito i poliziotti, era stata picchiata da un uomo che poi si era allontanato. In quella circostanza il gestore, pur avendo assistito all'aggressione, non le aveva prestato soccorso. Quando lei aveva detto di voler richiedere l'intervento delle forze dell'ordine, il gestore del bar aveva cercato di dissuaderla, provando a farle cambiare idea e a non farle chiamare la polizia.
La seconda aggressione era avvenuta poco dopo, non appena la vittima aveva lasciato il bar. L'uomo, infatti, pur essendosi allontanato dopo il primo episodio, non era andato via. Aveva aspettato la vittima all'esterno del bar e, insieme ad altre persone, l'aveva picchiata di nuovo. Un vero e proprio pestaggio per strada, che si era interrotto soltanto quando erano intervenuti alcuni avventori del locale e avevano finalmente posto fine alla violenza.