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Chiamano la loro azienda “Steve Jobs” e vincono la causa contro Apple

Questa la storia di due imprenditori napoletani, Vincenzo e Giacomo Barbato, che hanno dato alla loro azienda di abbigliamento e materiale hi-tech il nome del fondatore della Apple, deceduto nel 2011. I due, dopo l’inevitabile battaglia legale con il colosso della tecnologia californiano, si sono visti dare ragione dai giudici.
A cura di Valerio Papadia
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Poteva sembrare una causa persa in partenza, una piccola azienda a conduzione familiare contro un colosso da miliardi di dollari di fatturato come la Apple, e invece due imprenditori napoletani hanno vinto la loro battaglia legale contro il gigante californiano dell'informatica. La storia di Vincenzo e Giacomo Barbato comincia nel 2012, quando i due imprenditori partenopei decidono di chiamare la loro azienda di abbigliamento, accessori e hi-tech "Steve Jobs", come il famoso fondatore della Apple deceduto prematuramente nel 2011. "Abbiamo fatto le nostre ricerche di mercato – raccontano i due – e abbiamo notato che la Apple, una delle aziende più conosciute al mondo, non ha mai pensato di registrare il marchio del suo fondatore. Così abbiamo deciso di farlo noi". Inevitabilmente, vengono citati in giudizio dal colosso di Cupertino.

"Ci sono arrivati quattro enormi faldoni in ufficio direttamente dalla sede della Apple a Cupertino. All'inizio abbiamo avuto un po' di timore. Ci sembrava di intraprendere la tipica battaglia di Davide contro Golia. Ma sentivamo di essere dalla parte della ragione e siamo andati avanti per le vie legali, fino a dimostrare di avere la legge dalla nostra parte" raccontano i due imprenditori. E infatti, nel 2014, dopo due anni di battaglia legale, l'Ufficio per l'Armonizzazione del Mercato Interno, organo dell'Unione Europea, rigetta l'istanza della Apple. Soltanto oggi i due fratelli, per una questione di tutela del marchio, hanno potuto rendere nota la loro incredibile storia.

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