Era diventata il simbolo della lotta al gioco d'azzardo in città: dopo la protesta dell'altroieri condotta da un gruppo di cittadini e associazioni (e disertata dai consiglieri comunali) ieri c'è stata la svolta. Già, perché ha chiuso i battenti la sala slot di piazza Dante a Napoli. La struttura era fuorilegge da mesi poiché non rispettava le distanze minime dai luoghi sensibili votate dal Consiglio comunale nel dicembre 2015. Oggi pomeriggio l'ordinanza di chiusura (è la prima di questo genere firmata da Luigi de Magistris, tant'è che porta il numero di serie 001) è stata notificata dalla Polizia Municipale ai proprietari della struttura. E i giocatori sono stati invitati ad uscire dai locali.
A parlare è Gennaro Esposito, ex consigliere comunale, tra i più battaglieri promotori della campagna contro la ludopatia. Esposito oggi è nel "comitato cittadino per la Quiete pubblica" che difende i diritti di chi vuole un centro storico più vivibile. Se esiste un regolamento comunale che limita l'apertura di sale slot dinanzi le scuole molto è merito suo.
Esposito, allora si può cantare vittoria stavolta?
È sicuramente un risultato importante, raggiunto grazie alla collaborazione di tante persone della zona. Manifestiamo soddisfazione per l'azione amministrativa e per il fatto che fino ad oggi la disciplina ha retto al vaglio della Magistratura Amministrativa segno che si è lavorato bene e per il bene dei cittadini.
Ora questa battaglia la si può dichiarare conclusa?
Assolutamente no. Purtroppo giungono altre segnalazioni che nella zona di piazza Garibaldi ci siano altre sale slot irregolari. Se così fosse occorrerebbe chiuderle subito. Sicuramente c'è bisogno di ulteriori e costanti controlli sia sugli orari che sulle nuove aperture. E non solo.
Ovvero?
Occorre avviare un percorso di sensibilizzazione a partire dagli allievi delle scuole superiori. È a quell'età che si inizia a giocare la classica ‘bolletta' coi risultati sportivi e si finisce in alcuni casi schiavi della ludopatia.