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Chiuso il cinema Argo alla Ferrovia, si prostituivano i ragazzini

Blitz della Polizia Municipale: il titolare del cinema a ridosso di piazza Garibaldi è finito in manette per sfruttamento e favoreggiamento prostituzione. Usati come “esca” per i clienti, ragazzini italiani e stranieri dagli 11 ai 16 anni.
A cura di Redazione Napoli
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Sigilli al cinema Argo. Gli agenti dell0Unità operativa Tutela emergenze sociali e minori della Polizia Municipale di Napoli hanno dato esecuzione all’ordinanza di arresto e al decreto di sequestro della sala cinematografica, a carico del titolare L.A., 53 anni. L'accusa per il gestore del cinema di via Alessandro Poerio, ridotto a squallida ‘casa0 di appuntamenti è quella di sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione. L'indagine della IV sezione della Procura della Repubblica di Napoli diretta dal procuratore aggiunto Luigi Frunzio, è durata circa un anno e ha consentito di accertare una continuativa attività di protezione del gestore nei confronti di transessuali e minorenni che si prostituiscono e consumano rapporti sessuali con i clienti all’interno del Cinema Argo, nelle immediate vicinanze di Piazza Garibaldi. Il blitz degli agenti ha sorpreso i giovani in piena attività all’interno della sala cinematografica sotto la “protezione” ed il favore del gestore del cinema a luci rosse e di altre due impiegate con il ruolo di cassiere, R.A. di anni 51 e G.A. di anni 41. Le dipendenti sono state arrestate dagli uomini della Polizia Municipale con applicazione della misura degli arresti domiciliari richiesta dalla Procura.

L'orrore del cinema a luci rosse: 11enni costretti ad adescare clienti

All’interno della cassa della biglietteria della struttura è stato rinvenuto un grosso quantitativo di preservativi destinati alla vendita e di dvd contraffatti che sono stati sottoposti a sequestro penale come anche gli introiti della illecita attività trovati. Nel locale, costituito da tre piani ed ampie sale comuni, individuate le cabine private dove venivano consumati i rapporti sessuali a pagamento; l’intero cinema si è palesato come una vera e propria “casa di appuntamenti” dove i rapporti sessuali si svolgevano prevalentemente nei servizi igienici oppure nelle cabine, mentre la sala comune rappresentava luogo di incontro tra i clienti e giovani ragazzi dediti alla prostituzione e teatro dei preliminari approcci sessuali. "Sin dall’inizio delle indagini – si legge nella nota della Municipale – era emersa l’attività di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione a carico del gestore del cinema e delle sue dipendenti nei confronti di soggetti minorenni sia italiani che stranieri". Nel corso delle indagini era risultata evidente l’attività di adescamento realizzata all’esterno della struttura anche da parte di ragazzi giovanissimi; in due circostanze sono stati arrestati in flagranza di reato due "clienti" che richiedevano prestazioni sessuali a pagamento a due ragazzini di etnia rom (11 e 16 anni) che adescavano i clienti nella strada antistante l'Argo.

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