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Chiusura del Garittone, Vallini: “Faremo le barricate se verrà utilizzato per altri scopi”

Tiene ancora banco la vicenda della chiusura del deposito del Garittone. Vallini: “Siamo pronti alla lotta qualora la rimessa dovesse essere utilizzata per altri scopi, in particolare come deposito per i mezzi dell’igiene urbana”. Ieri nuova assemblea dei lavorati, presenti anche esponenti politici delle forze d’opposizione al comune.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Una precedente assemblea al deposito del Garittone.
Una precedente assemblea al deposito del Garittone.

La questione relativa al deposito del Garittone torna in primo piano. La chiusura del deposito nei pressi di Miano continua ad essere definita "economicamente sbagliata", come ribadito da Adolfo Vallini, sindacalista dell'Usb che da tempo è in prima linea per la difesa dello storico deposito autobus dell'Azienda Napoletana Mobilità, che si è detto già pronto "alla lotta qualora la rimessa dovesse essere utilizzata per altri scopi, in particolare come deposito per i mezzi dell'igiene urbana".

Ieri si è tenuta una nuova assemblea dei lavoratori proprio presso il deposito del Garittone, alla quale hanno partecipato diversi esponenti politici, tutti appartenenti alle forze d'opposizione del consiglio comunale di Napoli: dalla senatrice Valeria Valente del Partito Democratico, ad Aniello Esposito, Anna Ulleto e Salvatore Guangi di Forza Italia. Assieme a loro, anche i membri della VIII Municipalità, che racchiude Scampia, Chiaiano, Piscinola e Marianella, oltre a Gennaro Acampora della III Municipalità, che invece comprende i quartieri Stella e San Carlo all'Arena.

"L'ennesima passerella politica in cui i partiti di opposizione piuttosto che organizzare e mobilitare i cittadini per chiedere adeguate risorse nazionali a garanzia dei servizi minimi provano ad utilizzare la rabbia dei lavoratori per colpire l'amministrazione comunale", ha spiegato Adolfo Vallini, che poi puntualizza: "La scelta di chiudere il Garittone è avvenuta dopo anni di de-potenziamento delle linee che operano nella periferia a nord di Napoli. Una scelta che continuiamo a definire economicamente sbagliata, in quanto si preferisce chiudere il Garittone invece di tagliare i costi della dirigenza, dei superminimi e delle sacche parassitarie mettendo a disposizione dell'azienda risorse per il suo risanamento, nell'interesse dei cittadini e dei lavoratori della partecipata".

Poi il sindacalista Usb ha alzato i toni: "Continueremo a fare le barricate per chiedere a questa amministrazione comunale il mantenimento dei livelli occupazionali dei lavoratori, la concreta implementazione del servizio nelle periferie, maggiori bus per strada e una serrata lotta all'evasione. La destinazione del Garittone dovrà essere funzionale agli interessi dell'Azienda Napoletana Mobilità e dei lavoratori. Siamo pronti alla lotta qualora la rimessa dovesse essere utilizzata per altri scopi, in particolare come deposito per i mezzi dell'igiene urbana", ha concluso Vallini.

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