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Chiusura Whirlpool Napoli, continua la protesta: gli operai bloccano via Argine

Continua la protesta degli operai dello stabilimento Whirlpool di Napoli, dopo che l’azienda ha annunciato la cessione, mettendo a rischio il posto di 430 lavoratori. Gli impiegati, in presidio fisso da giorni, oggi si sono uniti in corteo e hanno bloccato via Argine, dove sorge lo stabilimento, mandando in tilt il traffico della periferia orientale di Napoli.
A cura di Valerio Papadia
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Immagine di repertorio
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Continua senza sosta la protesta degli operai dello stabilimento Whirlpool di Napoli, dopo che l'azienda di elettrodomestici ha annunciato la cessione, mettendo a rischio il posto di lavoro di 430 dipendenti. I lavoratori, che da giorni sono in presidio fisso all'esterno dei capannoni, quest'oggi si sono uniti in corteo e hanno bloccato via Argine, dove sorge lo stabilimento, mandando in tilt il traffico della periferia orientale di Napoli. Oggi, intanto, è prevista una giornata di incontri per discutere del futuro dell'azienda e dei suoi lavoratori: i delegati dei 430 operai sono attesi negli uffici della Regione Campania per discutere del prossimo incontro tra i vertici dell'azienda, i sindacati e il governo al Ministero dello Sviluppo Economico. Sempre oggi, nel pomeriggio, i delegati degli operati incontreranno anche i capigruppo del Consiglio Comunale di Napoli.

Intanto, lo scorso 4 giugno, si è tenuto a Roma, negli uffici del Ministero dello Sviluppo Economico, il primo incontro tra azienda, sindacati e governo per discutere del futuro dello stabilimento Whirlpool di Napoli e dei suoi lavoratori. Molto duro è stato l'intervento del ministro dello Sviluppo Economico e del Lavoro, Luigi Di Maio, che ha aperto l'incontro dichiarando: "Dal 2014 ad oggi l'azienda ha ricevuto 27 milioni di euro di fondi pubblici. Non si prende per il culo lo stato italiano. Non con me, non con questo governo". In occasione del vertice a Roma, circa 350 operai hanno lasciato il presidio di via Argine e si sono riuniti all'esterno del Mise, esponendo cartelli che rimarcavano la decisione dell'azienda, qualche mese fa, di investire 17 milioni di euro nello stabilimento di Napoli, salvo poi venire meno agli impegni presi.

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