Cira Marino, la compagna di Marco Di Lauro, poco dopo l'arresto del boss, sabato 2 marzo in via Emilio Scaglione, ha chiesto scusa ai vicini di casa, che nulla sapevano della sua vera identità. Si era presentata come Annamaria, mentre Di Lauro si faceva chiamare Luca. Nomi falsi, per sviare anche i minimi sospetti, e una vita più anonima possibile, per non attirare l'attenzione di altri vicini. Così, prima di lasciare la casa, la ragazza, 29 anni, ha voluto scusarsi con gli inquilini dell'edificio. Poi ha preso le sue cose ed è andata via. Adesso è indagata a piede libero per favoreggiamento per aver coperto il boss durante la sua fuga dalle forze dell'ordine.
La ragazza, storicamente legata al figlio di Paolo di Lauro, aveva scelto di fare con lui la vita da latitante malgrado non fosse ricercata e su di lei non pendesse nessun procedimento penale; era così sparita dalla circolazione, tagliando tutti i contatti con gli amici e la famiglia. Precauzioni, come quella del nome falso, per difendere il suo uomo.