Circumvesuviana, picchiano ed insultano le coetanee: il capobranco una ragazza 17enne
L'emergenza bullismo e baby gang che sta attanagliando il contesto sociale napoletano si "arricchisce" di un nuovo capitolo: la banda della Circumvesuviana che terrorizzava i propri coetanei avrebbe infatti a capo una ragazza. Una diciassettenne, incensurata, e proveniente da una famiglia del tutto estranea ad ambienti criminali: ma che ora dovrà rispondere di lesioni nei confronti di una coetanea, aggredita proprio in Circumvesuviana.
L'episodio, nello specifico, sarebbe avvenuto lo scorso settembre, nei pressi delle scale d'acciaio che collegano le piattaforme ai binari della Circumvesuviana nella stazione di San Giovanni a Teduccio. La diciassettenne avrebbe agito a capo di un branco di amici ed amiche. Avrebbe spinto dunque la coetanea per poi picchiare un'altra ragazza, al termine di una mattinata trascorsa con il branco ad insultare, offendere e sgambettare studenti e ragazzi di passaggio e del posto.
Pochi giorni fa, la diciassettenne è stata interrogata da Fabrizia Pavani, pm dei Colli Aminei, negando tuttavia di aver svolto un ruolo da capobranco. La giovane, difesa dal penalista napoletano Carmine Ippolito, avrebbe invece sì ammesso di essere venuta alle mani con un'altra ragazza, negando tuttavia ogni accostamento di appartenenza a gruppi organizzati. Il tutto a neanche 48 ore dall'arrivo in città del ministro Minniti per il vertice di sicurezza, al quale è seguita una vera e propria "risposta" da parte delle baby-gang, che si sono scatenate in occasione dei fuochi di Sant'Antonio, ingaggiando in diversi punti di Napoli delle vere e proprie mini-battaglie con le forze dell'ordine, da Piazza Mercato ai Quartieri Spagnoli. L'ennesimo "schiaffo" verso le istituzioni da parte di chi, a quanto pare, continua a considerarsi esenta da ogni regola.
