Aveva promesso che non si sarebbe ricandidato, invece, a 91 anni, l’ex presidente del Consiglio dei Ministri nonché potentissimo notabile della Democrazia Cristiana Ciriaco De Mita ha corso nuovamente per la carica di sindaco della sua città, Nusco, in provincia di Avellino ed è stato rieletto, portando alla vittoria la sua lista, “L’Italia è popolare”.
Cinque anni fa ottenne il 78% delle preferenze, stavolta invece è andato sotto il 60%, ma non importa: De Mita governerà la città irpina per altri cinque anni dopo aver sconfitto il suo avversario Francesco Biancaniello, presentatosi alla guida della lista “Ricominciamo da Nusco”, che era appoggiato dagli esponenti della locale sezione del Partito Democratico ed era visto con simpatia anche dai pentastellati. Restando nell’Irpinia, ci sono due sindaci a cui è piaciuto vincere facile. Si tratta di Fausto Picone, primo cittadino di Candida (1.121 abitanti), eletto con quasi il 93% delle preferenze, e di Salvatore Vecchia, che a Cassano Irpino (964 abitanti) ottiene poco più del 92%. Il risultato bulgaro è dovuto al fatto che, contro di loro, correvano due candidati sindaci “civetta”, cioè appartenenti al loro stesso entourage.
La legge elettorale e il candidato unico
La legge elettorale, infatti, afferma che nel caso ci sia una sola lista è necessario superare il quorum del 50% più uno dei votanti, mentre se ci sono almeno due liste non è necessario. Poiché nelle liste dei piccoli comuni montani, come Candida e Cassano Irpino, ci sono moltissimi emigranti, il rischio che il quorum non si raggiungesse era altissimo, così è stato utilizzato un trucco. Picone e Vecchia possono, così festeggiare con la fascia tricolore addosso. A Vecchia potrebbe presto arrivare anche una telefonata di congratulazioni di Matteo Salvini: non solo perché è il vicesegretario avellinese della Lega, ma perché il partito ha ottenuto oltre il 60% dei consensi a Cassano. Si tratta del risultato migliore di tutto il Sud Italia per il Carroccio.