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Città della Scienza commissariata dalla Regione e affidata all’avvocato Giuseppe Albano

All’origine della decisione della Regione i dissidi tra il presidente e fondatore di Città della Scienza, Vittorio Silvestrini, e l’ex segretario generale Vincenzo Lipardi, dimessosi a luglio.
A cura di Enrico Tata
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L'avvocato Giuseppe Albano è stato nominato commissario della Città della Scienza di Napoli. La Regione Campania ha deciso di commissariare la fondazione in seguito ai dissidi tra il presidente e il suo ex braccio destro, culminati con le dimissioni di quest'ultimo, e alle proteste dei lavoratori degli scorsi mesi in merito ai loro stipendi. "Al fine di assicurare la reggenza temporanea dell'amministrazione dell'ente per l'adozione degli atti necessari l'approvazione del bilancio, la ricostituzione degli organi di gestione e il ripristino delle attività ordinarie, è stato nominato commissario l'avvocato Giuseppe Albano", si legge nella nota si legge nella nota diffusa dalla Regione Campania.

All'origine del commissariamento i dissidi interni al Cda della Città della Scienza

In aperta polemica con il presidente e fondatore di Città della Scienza, Vittorio Silvestrini, si è dimesso a luglio l'ex segretario generale Vincenzo Lipardi. La vicenda arrivò sul tavolo del responsabile dell’Ufficio legale della Fondazione Idis, l’avvocato Raffaele D’Angiò, che inviò una lettera al governatore Vincenzo De Luca in cui in sostanza proponeva di commissariare la fondazione. "Il consiglio di amministrazione, nonostante la buona volontà del presidente Silvestrini, non riesce più ad assumere una decisione nell’interesse della cosa comune e ricordiamo che l’azienda è un organismo dipendente dalla Regione Campania. Vi sono, a mio avviso tutti i presupposti per un commissariamento", scrisse all'epoca D'Angiò.

"C’è un conflitto interno al Cda, è una cosa molto bizzarra, vedremo di capire quello che sta succedendo, anche perché la Regione è esposta per decine di milioni di euro. L’unica che paga è la Regione Campania, Silvestrini ha interloquito già cinque volte con il capo di gabinetto e il direttore della ricerca scientifica e abbiamo mandato questa mattina una lettera al direttore del settore affinché approfondisca i profili di questa vicenda e capisca bene qual è il merito del problema. La verità è che dobbiamo riorganizzare tutto e capire soprattutto qual è la prospettiva vera e sana da dargli. Non possiamo più essere solo l’ente erogatore di soldi senza una certezza per quanto riguarda il futuro”, commentò Vincenzo De Luca. "Noi possiamo anche commissariare ma Città della Scienza per andare avanti ha bisogno di decine di milioni di euro e la realtà è che tranne la Regione non paga nessuno”.

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